Notiziario






Più attenzione al legno

Secondo dati Interpol, con tagli forestali illegali è prodotto il 50-90% del volume di legname grezzo nei principali Paesi tropicali, e il 15-30% di tutto il legname oggetto di commercio internazionale.

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Il Tartufo: Biologia e Gastronomia

L’Accademico Alfredo Pelle, del “Centro Studi Franco Marenghi“ dell’Accademia Italiana della Cucina, ha proposto per il tartufo una descrizione quasi poetica: “Sfuggente e misterioso, una vera araba fenice della gastronomia, inimitabile e inconfondibile, prolifera nel buio della terra, sollecitando la fantasia e l’immaginazione dei buongustai con un valore simile alle pepite d’oro dei cercatori del Far West”

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“Per Descrivere il Territorio. Agronomi, cartografi, naturalisti, viaggiatori nella Toscana tra il XVIII e il XX secolo”

Osservare, Descrivere, Migliorare. Entro questi tre parametri si colloca l’attività dei Georgofili in rapporto al territorio.
Per migliorare occorre conoscere e la conoscenza per gli agronomi e botanici dei secoli passati significava innanzitutto osservare e ratificare con la scrittura le osservazioni.
Ecco allora che le relazioni di viaggio, le guide, le note descrittive che qua e là compaiono nelle Memorie dei Georgofili, costituiscono per lo studioso di oggi un mezzo efficacissimo per avvicinarsi alla Toscana di ieri, una Toscana magari scomparsa e di cui quelle relazioni, quelle guide, quelle notazioni, costituiscono probabilmente l’unica testimonianza.

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Inusuali vie di ingresso di insetti esotici

Le invasioni biologiche da parte di fitofagi esotici che, con la globalizzazione dei mercati e con la rapida e intensa rete di trasporto, vengono trasferiti, in tempi sempre più brevi, in altri ambienti assumono preminente importanza fitosanitaria. Nelle aree di nuova introduzione, le specie dotate di elevato potenziale biotico e di ampia valenza ecologica, se trovano condizioni ambientali idonee al loro sviluppo, possono pullulare divenendo invasive con conseguenti alterazioni degli equilibri biologici degli ambienti colonizzati.Nelle aree di nuova introduzione, le specie dotate di elevato potenziale biotico e di ampia valenza ecologica, se trovano condizioni ambientali idonee al loro sviluppo, possono pullulare divenendo invasive con conseguenti alterazioni degli equilibri biologici degli ambienti colonizzati.

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Nomenclatura botanica scientifica e applicativa

Il Codice Internazionale di Nomenclatura Botanica regolamenta minuziosamente gli aspetti di metodo e di forma che conducono alla sistemazione tassonomica di una specie. Non si entra, però,  nel merito della congruità delle proposte. In materia di  ricerca scientifica questa libertà è sacrosanta.
Nell’ambito delle attività economiche e dell’applicazione delle leggi, invece, emergono le esigenze della certezza del diritto, di qui la necessità di vagliare la terminologia anche per evitare gli equivoci e distinzioni non rilevanti ai fini applicativi.  
Forse la scienza dovrebbe prevenire e correggere gli errori: non propagarli; invece ci sono nomi scientifici forieri di confusione.

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Agricoltura e gestione razionale della fauna selvatica

Il tema dell’agricoltura e della gestione della fauna selvatica si inserisce nel quadro più ampio e complesso dei rapporti fra tutela dell'ambiente e agricoltura. Gli agricoltori sono sempre stati storicamente e sono tutt'ora i più interessati e quindi i più attenti alla tutela dell'ambiente, perché è la matrice naturale delle loro attività. Lo dimostrano, con esemplare evidenza, anche i disastri idrogeologici che avvengono nelle aree da essi abbandonate. 
Dalla metà del secolo scorso, gli agricoltori hanno saputo incrementare le produzioni unitarie e migliorarne la qualità, adottando importanti innovazioni offerte soprattutto dalla genetica e dalla meccanizzazione (rivoluzione biotecnologica). Come in ogni cambiamento forzatamente rapido, qualcuno ha commesso anche errori, impiegando nuovi mezzi di produzione oltre i limiti della razionalità. Ma questo fa sempre parte dei rischi che ogni progresso può comportare e che può essere concordemente corretto. Contestualmente, sono andate però crescendo istanze ambientaliste che prescindono dai danni che possono a loro volta arrecare all'agricoltura. 

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Sfida sulla proprietà intellettuale

Un agricoltore americano, esattamente dello Stato dell'Indiana, V.H. Bowman si troverà a fronteggiare nella Suprema Corte degli Stati Uniti, il colosso multinazionale Monsanto. Lo scontro è sul prodotto "Roundup Ready" uno dei prodotti chimici, di impiego in agricoltura, più venduto al mondo. I semi di soia, trasformati con geni brevettati dalla multinazionale, danno origine a piante capaci di crescere bene anche in presenza dell'erbicida Roundup contenente glifosate.  I semi sono pertanto coperti da brevetto; ma se analoghi semi vengono non acquistati ma raccolti e riusati, magari in un silos granario, come ha fatto Bowman, il brevetto si applica ancora? 
Bowman e Monsanto hanno ovviamente pareri contrari.

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Ripresa e mezzi necessari

La crisi del 1929 provocò, negli USA più che altrove, un disastro socioeconomico di proporzioni enormi, inizialmente non curato o, meglio, curato con metodi del tutto inadatti, anzi capaci di portare alla disoccupazione oltre trenta milioni di persone.
Salito al potere con le elezioni del 1933, Roosevelt avviò una politica basata sulla spesa pubblica, che consentì la costruzione di dighe, strade, canali ecc., ma, soprattutto, che permise di riavviare al lavoro molti disoccupati. Costoro poterono, così, acquistare i beni di cui si erano privati per molti anni (scarpe, vestiti, ecc.) rimettendo, di conseguenza, in moto il sistema produttivo delle scarpe, dei vestiti, ecc. Anche il personale che lavorava in queste fabbriche riprese a guadagnare e, ovviamente, a spendere, rimettendo in funzione, progressivamente, l’intero apparato produttivo.
Tuttavia, la crisi era stata così profonda e grave che anche queste misure e i conseguenti successi non riuscirono a portare gli USA a un livello soddisfacente di occupazione e di redditi.
A quel punto sopraggiunse la II guerra mondiale, e gli americani, pur non entrandovi che anni dopo, incominciarono a produrre navi, armi, cibo, approvvigionamenti di tutti i tipi per sostenere la Gran Bretagna, e anche tutto questo influì sulla ripresa, che divenne sempre più impetuosa con l’entrata in guerra anche contro il Giappone, che aveva attaccato proditoriamente la marina USA ancorata nel golfo della perla.

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L'agricoltura non può rinunciare al progresso

Tre episodi presi dalla cronaca dei primi mesi dell’anno, per non parlare della riforma della Pac, mostrano come stia cambiando, giorno dopo giorno,  il modello europeo di agricoltura:  il 31 gennaio la Commissione, preso  atto di un rapporto sibillino dell’EFSA annuncia la messa al bando per due anni dei neonicotinoidi da impiegare su mais, colza, girasole e cotone a causa dei possibili danni provocati alle api; l’indomani Basf, dopo la prima, la famosa Amflora, rinuncia ad altre tre patate ogm per le incertezze del contesto europeo e le minacce di distruzione; pochi giorni prima la Francia ha confermato la sua guerra a oltranza al mais Mon 810.  
È l’immagine di un’agricoltura ferma, che mette produzione e produttività in secondo piano, ma in cui sembra prevalere un’interpretazione del principio di precauzione che diventa immobilismo di fronte all’innovazione ed ai progressi della ricerca. Il  contrario di ciò che si invoca per uscire dalla crisi in tutti i campi, dall’economia alla salute umana. 

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Le trappole per la cattura del Punteruolo rosso

Nelle  trappole istallate sull’Etna, a quote comprese fra 800 e 1100 m s.l.m.m., sono stati catturati 10 esemplari del Goncilo Chalcides ocellatus tiligugu, un sauro la cui ampia geonemia si estende dai Paesi mediterranei fino al Sudan, alla Somalia, alla penisola Arabica e all’Asia meridionale. In Italia è stato riscontrato in Sicilia, Sardegna, Lampedusa, Linosa e Campania.

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Un altro passo avanti verso la tutela giuridica degli alberi monumentali

Nel recente panorama legislativo si riscontrano sporadiche tracce di un larvato interesse del legislatore nazionale verso i c.d. alberi monumentali, a fronte del proliferare di normative ad hoc sul versante della legislazione regionale, dotate di cospicui caratteri di analogia nelle finalità, nella struttura e nel contenuto, mirate ad apprestare tutela e adeguata valorizzazione a questa particolare tipologia di alberi, che rivestono notevoli pregi naturalistici, come rari esempi di maestosità o longevità, o valenza culturale perché legati ad episodi della storia, o a particolari tradizioni locali. 
La duplice valenza degli alberi monumentali, naturalistica, dunque ambientale, e paesaggistica, nella moderna accezione lato sensu culturale del  termine, giustifica la diversa collocazione degli interventi del legislatore nazionale in materia.

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I nomi delle piante fra scienza e valore legale

Nel 1929 le specie vegetali presenti in Italia secondo la Flora Analiticadi Adriano Fiori erano 3.877; con la Flora d’Italia del Pignatti (1982) le specie diventarono 5.599;  con la Chek List  di Conti ed altri (2005) sono  diventate 6.711; in 76 anni  c’è stato un incremento medio annuo di  37 nuove specie. Ma gran parte dell’aumento del numero delle specie è dovuto all’applicazione di criteri di classificazione che danno valore sistematico a differenze minime o incerte, anche su caratteri diversi da quelli morfologici. Emblematico è  il caso  di Rubus fruticosus (il comune rovo che produce le more)  smembrato  in  ben 38 specie che è impossibile distinguere l’una dall’altra senza una analisi di laboratorio. Come fa un produttore di marmellata di more a certificare l’origine del suo prodotto specificando (come impone la legge) il nome scientifico della specie vegetale da cui ha tratto il suo prodotto? 

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L’Albo Nazionale degli Allevatori di Api Italiane

Il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il 30 gennaio 2013, ha approvato il Disciplinare dell’Albo degli Allevatori di Api Italiane, istituito con D.M. n. 21547 del 28.5.1999, come Albo Nazionale degli allevatori di Api Regine. La Commissione Tecnica Centrale determina i criteri e i parametri per la tipizzazione delle sottospecie autoctone allevate in Italia delle quali stabilisce i requisiti funzionali ai fini del miglioramento genetico e per la protezione. Inoltre promuove iniziative per la realizzazione di piani di selezione per la salvaguardia e il miglioramento del patrimonio genetico delle api italiane.

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I distretti in agricoltura verso il 2020

A buon diritto, i distretti in agricoltura devono essere considerati un fenomeno nuovo e che mostra di sapersi rinnovare nel tempo, abbandonando il luogo comune che vede decadere strumenti “passati di moda”. Al contrario, la dialettica messa in atto da Stato e Regioni in questi anni indica la volontà e la capacità delle istituzioni di apprendere e di innovare, come mostra l’analisi proposta nel volume appena uscito. 
Tale inquadramento del fenomeno distrettuale è proiettato nella prospettiva di riforma delle politiche europee per il prossimo periodo di programmazione 2014-2020.

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Prevenzione e sicurezza per i lavoratori in agricoltura

Il Comitato dell'Accademia dei Georgofili sulla "Prevenzione e sicurezza del lavoro in agricoltura", è sorto cinque anni fa allo scopo di promuovere la cultura della sicurezza in agricoltura e negli ambienti di lavoro. Quello dell'agricoltura, dopo l'edilizia, è il settore con il maggior numero di infortuni e di decessi, a causa delle condizioni di lavoro, dell'età degli operatori, dell'impiego di macchine, più affidabili rispetto al passato, ma non esenti da rischio, dell'uso di pesticidi, ecc.
Ogni anno il Comitato ha organizzato un incontro finalizzato ad offrire un momento di sensibilizzazione, formazione e confronto fra gli operatori sanitari (ASL in particolare), gli imprenditori agricoli, i ricercatori delle Istituzioni pubbliche e private del settore.
Per l'anno in corso, verrà organizzato a Torino, in collaborazione con l'Accademia di Agricoltura di Torino e il settore verde pubblico del Comune di Torino, una giornata di studio sulla sicurezza del lavoro nel tree-climbing, con convegno e prove dimostrative in campo. Si tratta di un settore in espansione, nel quale mancano linee guida comuni e precise indicazioni sulla prevenzione da attuare.
Inoltre l'impiego della motosega nell'attività di potatura presenta rischi elevati, sui quali occorre dare informazioni precise ed accurate. L'incontro ha lo scopo di  aprire un dibattito tra gli operatori del settore allo scopo di dare luogo a linee guida sicure e comuni.

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Uno spaccato della progettazione forestale

Per i boschi non è la progettazione  la disciplina maggiormente studiata all’Università dai futuri tecnici; anche per le altre categorie di addetti ai lavori (proprietari, gestori aziendali, imprese di taglio) la dimensione progettuale non viene coltivata specificamente né arricchita di peculiari strumenti anche concettuali, al di là della prassi normative o professionali.
Una sollecitazione è venuta nel 2011-12 dal Concorso nazionale Forest Skill promosso fra gli altri da Fond. Italiana Accenture e Fond. Collegio Università Milanesi: dedicato ai giovani laureati, ha voluto stimolare idee progettuali originali, con scopi educativi, volte allo sviluppo di competenze e alla creazione di opportunità con l’uso intelligente del patrimonio boschivo.

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Un nuovo cerambicide xilofago introdotto in Italia

Delle oltre 30.000 specie di Coleotteri Cerambicidi, diffuse soprattutto nelle regioni tropicali, alla fine del secolo scorso sono state introdotte, in Italia, due perniciose specie del genere Anoplophora che hanno causato gravi danni alle alberate di vari centri urbani del Settentrione. A questa estate risalgono le segnalazioni, in Campania, del Cerambice dal collo rosso (Aromia bungii - FOTO), originario dell’Estremo Oriente che, in relazione alla sua elevata polifagia, rappresenta un potenziale pericolo per numerose piante coltivate (albicocco, susino, olivo, melograno, azadiracta, pioppo bianco, ecc.). Gli adulti, di colore nero con il protorace rosso, sono facilmente distinguibili da quelli, di colore verde o azzurro metallico, dell’endemica Aromia moscata che, allo stadio larvale, vive a spese di piante annose di salice e i cui adulti venivano un tempo utilizzati per aromatizzare il tabacco da fiuto.

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WATERFRONT: significato, problematiche e possibilità di sviluppo

Il termine inglese “Waterfront” può essere tradotto come “Fronti di territorio a contatto con l’acqua”.
Il tema è diventato, negli ultimi anni, di grande attualità e coinvolge ambiti sia urbani sia rurali, come città e paesi costieri e territori lungo fiumi e canali.
Nella parola waterfront è contenuto il termine fronte assimilabile alle parole “limite, bordo, soglia”, da intendersi però non solo come semplice linea, ma come “fascia di territorio” dove si incontrano identità diverse come l’acqua e la terraferma.
Il secondo termine è appunto l’acqua che è sede di vita e di risorse, ma anche di minaccia (mareggiate, esondazioni, incursioni) dalle quali l’uomo si è protetto nel corso dei secoli.
In tale complesso luogo di identità diverse, l’uomo ha costruito nel tempo edifici e infrastrutture che hanno modellato e ridisegnato questo affascinante limite.
In tal senso, i waterfront possiedono identità plurime e risulta interessante analizzarli in negativo e cioè in base a cosa non sono:
- non sono una linea, ma una rete di luoghi e funzioni, di collegamenti e “ricuciture” tra costa e città, tra parchi e attività urbane;
- non si identificano solamente con l’area portuale, ma si articolano in più funzioni abitative, produttive e ricreative;
- non sono zone chiuse, bensì perimetri permeabili e multiformi;
- non sono nodi locali, ma incroci di fasci infrastrutturali (marini e terrestri), sintesi di attività e spazi;
- non vanno considerati solo come luoghi di fruizione ricreativa, ma come luoghi dove si svolgono mix importanti di attività produttive e commerciali;
- non si tratta solo di conservare, ma di trovare sintesi creative tra tutela dell’identità dei luoghi e creazione di prospettive durature di sviluppo.

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Il ruolo dell’agricoltura nel mitigare l’effetto serra

Negli ultimi 100 anni la presenza di gas nell’atmosfera è aumentata progressivamente, anche a seguito di un uso esponenziale dell’energia fossile, a sua volta legato alle attività produttive dell’uomo e al diffondersi di uno stile di vita sempre più bisognoso di energia. Ciò ha prodotto un innalzamento delle temperature del Pianeta e un progressivo cambiamento del clima. Anche l’agricoltura è responsabile dell’aumento della concentrazione dei gas serra in atmosfera; a livello nazionale si stima che essa contribuisca per circa il 7% delle emissioni complessive. 

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I predatori del Punteruolo rosso

In Sicilia, nella parte sommitale di palme delle Canarie infestate dal Punteruolo rosso, è spesso presente il topo selvatico comune (Apodemus sylvaticus). Certamente l’attività predatrice del topo selvatico elimina numerosi punteruoli; tuttavia il notevole potenziale biotico del coleottero e l’incessante attività trofica delle sue larve rendono di fatto irrilevante l’azione del predatore.

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Che cosa è la vita

Date le sue peculiarità la vita è probabilmente un unico grande evento che va avanti da quasi quattro miliardi di anni, assumendo le forme più diverse e articolandosi in un numero impressionante di eventi particolari, ovvero i diversi individui, vissuti e viventi. Questa è un’affermazione non nuovissima, ma non facile da accettare nel suo pieno significato. In altre parole il DNA del genoma di un organismo che inizia la sua vita non sarebbe che un “riassunto delle puntate precedenti”, come dire di tutto ciò che è accaduto fino a quel momento. D’altra parte, è il possesso di un genoma che fa di un essere vivente proprio un essere vivente: i sassi e le nuvole non ce l’hanno. 

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La nuova PAC sta cambiando strategia

E’ molto probabile che la nuova PAC non possa entrare in vigore alla data prevista del 1 gennaio 2014, ma è verosimile che slitti di un anno, al gennaio 2015, senza escludere la possibilità che si ritardi anche fino al 2016. 
Se il taglio dei finanziamenti risultasse superiore a quanto accettabile, il Parlamento Europeo potrebbe riaprire l’esame di alcuni capitoli importanti. Quello politicamente più discusso del greening potrebbe essere del tutto cancellato. Il buon senso e l’equilibrio potrebbero comunque consentire di ridurre sia i tagli che le eccessive misure agro-ambientali finora privilegiate. 
Purtroppo, non si tiene ancora adeguatamente conto della necessità di potenziare le attività agricole produttive, mentre il mondo ha bisogno di più cibo e nessuno può permettersi di perdere ulteriori superfici e produzioni agricole. La PAC dovrà prevedere al più presto strumenti che aiutino le imprese a stare sui mercati, sempre più difficili, volatili e rischiosi. A questo riguardo, De Castro si è espresso in termini preoccupati, ma con un opportuno ottimismo. Ritiene che il Parlamento non possa scrivere ora un’altra PAC. Ma lo scenario è già rapidamente mutato e si può prevedere anche una “revisione di metà percorso”, così come si è già fatto con il middle review dell’Agenda 2000. 

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Torna di attualità la "pallottola" guidata, fatta dalle piante

Essere capaci di guidare una piccola molecola od una molecola proteica  in una specifica cellula è  una speranza per rafforzare la nostra strategia contro le malattie dell'uomo. L'obiettivo è possibile utilizzando immunotossine composte da un anticorpo, capace di legarsi alla cellula da colpire, e da una tossina che impedisce la proliferazione cellulare. Nonostante che questa strategia sia stata elaborata da tempo, spesso le metodologie sono risultate troppo costose per la produzione del "farmaco" su larga scala. Recentemente alcuni organi di stampa italiani hanno dato risalto ad una innovazione tecnologica ottenuta su di una alga verde, Chlamydomonas reinhardtii, ed in particolare nei suoi cloroplasti. La proteina chimerica anticorpo-tossina deve essere nociva per le cellule umane cioè eucariotiche (degli organismi superiori). Pertanto le cellule eucariotiche non possono essere usate per produrre ed accumulare tali immunotossine perché verrebbero danneggiate dalle stesse. Si è allora fatto ricorso frequentemente all'espressione delle immunotossine in batteri (procarioti) sui quali non hanno effetto; il metodo ha comunque presentato molti limiti in quanto i batteri non possiedono l'adeguato corredo molecolare per la corretta produzione della specifica proteina. 

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L'importanza dei pipistrelli in agricoltura

Le abitudini notturne e schive dei Chirotteri (comunemente chiamati pipistrelli) ne hanno a lungo limitato la conoscenza, creando un alone di mistero e a volte di repulsione. Solo recentemente si è cercato di calcolare  la loro importanza economica, in particolare nel Nord America, dove questi mammiferi sono in grave pericolo a causa di una epidemia (la White Nose Syndrome - WNS) causata da un fungo, ilGeomyces destructans.  
Secondo uno studio pubblicato nel 2011 su Science, il valore economico dei pipistrelli nei confronti del settore agroindustriale degli Stati Uniti è quantificabile in 22.9 miliardi di dollari. Tale cifra tiene conto di vari fattori, quali il controllo degli insetti nocivi con la riduzione del costo degli insetticidi, senza considerare che il ridotto impiego degli insetticidi è molto positivo per gli ecosistemi ed evita l’instaurarsi di situazioni di resistenza degli insetti alle sostanze chimiche antiparassitarie (attualmente altre 500 specie di insetti infestanti sono ormai resistenti ai fitofarmaci). 
I pipistrelli possono validamente contribuire a mantenere le popolazioni di insetti al di sotto del cosiddetto “economic injury level”. I Chirotteri insettivori consumano un’ampia varietà di insetti; tra questi ci sono alcune delle specie più dannose per la vegetazione forestale e per l’agricoltura, presenti anche in Italia.

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