Esistono quattro ragioni principali che consentono di considerare il
legno, prodotto naturale di origine biologica, un materiale da
costruzione a tutti gli effetti con lo stesso livello di sicurezza dei
materiali da costruzione tradizionali nel nostro Paese (acciaio, cemento
armato, muratura …).
La prima ragione è la possibilità di
classificare il legno in uso nelle costruzioni in base alla sua qualità
resistente, ovvero non in base alla qualità estetica come può
interessare il falegname, ad esempio, ma in base alla qualità
resistente, appunto, come interessa il costruttore.
La seconda
ragione risiede nella disponibilità che si ha oggi delle cosiddette
macchine a controllo numerico (CNC, computer numerically controlled
machines), con cui si possono effettuare lavorazioni di precisione su
qualunque pezzo di legno, impensabili fino a pochi anni fa.
La terza
ragione deriva dai sistemi di collegamento di nuova generazione, in
particolare le viti. Viti di lunghezza fino a 120 cm e più, auto foranti
ed auto serranti, che inserite a vari angoli con la direzione della
fibratura del legno, permettono di resistere a sforzi di qualche
centinaio di tonnellate e per di più con giunti di dimensioni ridotte.
Infine,
quarta ragione, la possibilità di disporre oggigiorno di materiali
innovativi derivati dal legno, ad alte prestazioni in termini di
resistenza e rigidezza, quali il compensato di tavole o cross-lam
(XLAM).
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