L’Accademia dei Georgofili ha accolto oggi con grande e deferente
affetto nella propria Sede il Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano, per una visita alla mostra “I Georgofili per l’Unità
d’Italia”, nella quale sono esposti originali documenti tratti dal
proprio archivio.
L’Accademia infatti è nata a Firenze nel 1753, più di cento anni prima
della proclamazione dell’Unità nazionale, ed ha quindi vissuto
direttamente il Risorgimento e tutte le fasi successive dei primi
governi italiani, così come quelli della costruzione del nuovo Stato.
Illustri personaggi, dallo stesso Granduca di Toscana a Camillo Benso di
Cavour, Bettino Ricasoli, Vincenzo Gioberti, Cosimo Ridolfi, etc. erano
accademici dei Georgofili.
Il materiale di archivio esposto, fra cui manoscritti inediti e registri
di verbali che riguardano importanti eventi storici, è stato esaminato
con interesse dal Presidente Napolitano, che ha anche provato l’emozione
di sfogliarne alcune pagine.
Il Prof. Scaramuzzi, Presidente
dell’Accademia, insieme agli autorevoli membri del Consiglio, ha
consegnato al Capo dello Stato una medaglia d’oro appositamente coniata
dai Georgofili per ricordare questa visita. E’ stata donata al
Presidente Napolitano anche un’ originale pubblicazione: il “Libretto
sull’accoglienza in Accademia di Vincenzo Gioberti, il 29 giugno 1848,
realizzato per la vendita a intero benefizio delle famiglie più
bisognose di quei militi volontari che sono corsi in Lombardia alla
cacciata dello straniero”.
Il Presidente Napolitano ha desiderato
rendere omaggio alle vittime del vile attentato dinamitardo del 27
maggio 1993 ed è uscito in strada, con un “fuori programma”, sostando
davanti alla targa e all’olivo di via dei Georgofili, posti a ricordo di
quella strage.
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