Secondo la definizione data, l’agricoltura di precisione è “fare la cosa giusta, nel posto giusto, al momento giusto, nel modo giusto”. Quanto a modalità, l’agricoltura di precisione è inscindibile dalla navigazione satellitare: ovvero dalla determinazione della propria posizione rispetto a costellazioni non di stelle ma di satelliti artificiali orbitanti a 20.000 km dalla Terra quindi ampiamente fuori dall’atmosfera. Questo sistema di riferimento extraterrestre prende nome di GNSS Global Navigation Satellite System ed è composto da 4 costellazioni satellitari: il ben noto GPS (32 satelliti), il GLONASS di derivazione ex URSS (24 s.), il COMPASS di emanazione cinese (16 s.), e il GALILEO (4 s.).
Il nostro "orto" (inteso come espressione simbolica dell'insieme di tutte le aree coltivabili del pianeta terra) è l’unica fonte di tutto il cibo che ci nutre e ci consente di vivere. Sappiamo che non è sempre e ovunque sufficiente e che in diverse plaghe del mondo la carenza provoca morte per fame. Sappiamo anche che la popolazione mondiale (6 miliardi di individui) fra pochi decenni supererà i 10 miliardi e che aumenteranno anche le esigenze alimentari dei singoli. Sappiamo inoltre che non è più possibile continuare ad allargare il nostro "orto". Dobbiamo quindi cercare di incrementare le attuali produzioni alimentari unitarie (cioè su ogni ettaro coltivato), facendo leva sulle nuove conoscenze offerte dalla ricerca scientifica e sul conseguente sviluppo di tecnologie innovative. Possiamo cioè confidare solo su una nuova e impegnativa "rivoluzione verde", questa volta globale perché nessun Paese può sottrarsi ad una tale esigenza.
Le eterogenee comunità che popolano il nostro pianeta vanno evolvendosi e aprendosi nuove strade, anche se talvolta conflittuali. L'attuale geopolitica emergente guarda a nuovi orizzonti, usando ogni possibile strumento (quali i Summit mondiali) per trovare condivise soluzioni a problematiche che investono l'intero pianeta e che non possono essere risolte solo da uno o pochi Paesi (sicurezza alimentare, fonti energetiche, cambiamenti climatici, tutela ambientale, ecc.).
Con decreto concertato fra il Ministro delle Politiche Agricole Forestali e Alimentari e quello dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 22 luglio 2013, è stato istituito il Consiglio tecnico scientifico sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari previsto dall'art. 5 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150.
A presiedere il Consiglio tecnico scientifico è stato chiamato il Dr. Giuseppe Blasi del MiPAAF, mentre la funzione di vice sarà svolta dal Dr. Mariano Grillo del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Con questo decreto - per quanto attiene all'uso dei prodotti fitosanitari - si arriva al compimento di quanto stabilito dalla direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'uso sostenibile dei pesticidi, attuata in Italia con il decreto legislativo n. 150/2012, in attesa che venga regolamentato anche l'uso dei prodotti biocidi.