I vegetali rappresentano il 99,9 % della biomassa presente sulla Terra. Si tratta di un dato straordinario e poco noto: il 99,9% del peso di tutto quello che è vivo sul nostro pianeta è prodotto da organismi vegetali. Se un ipotetico alieno arrivasse in orbita intorno alla Terra per analizzarne le forme di vita presenti, non potrebbe giungere ad altra conclusione che il nostro pianeta è dominato dalle piante e che gli animali, nel loro insieme, rappresentano una trascurabile presenza. Com’è possibile, allora che esseri da noi percepiti come insignificanti, insensibili, immobili e privi di qualsivoglia attributo superiore siano riusciti ad imporre in maniera così definitiva ed indiscutibile la loro supremazia sulla Terra? Non li avremo sottovalutati?
E dunque: le piante sono esseri intelligenti?
A questa semplice domanda cercano di dare una risposta Stefano Mancuso e Alessandra Viola nel volume “VERDE BRILLANTE” che esce oggi, 20 marzo 2013, per i tipi di Giunti.
Gli Autori conducono il lettore in un inconsueto è affascinante viaggio intorno al mondo vegetale. In generale, le piante potrebbero benissimo vivere senza di noi. Noi invece senza di loro ci estingueremmo in breve tempo. Eppure persino nella nostra lingua, e in quasi tutte le altre, espressioni come ''vegetare'' o ''essere un vegetale'' sono passate a indicare condizioni di vita ridotte ai minimi termini. ''Vegetale a chi?''... Se le piante potessero parlare, forse sarebbe questa una delle prime domande che ci farebbero.
Stefano Mancuso e Alessandra Viola sfatano stereotipi e luoghi comuni, rivelando le insospettabili facoltà delle piante: queste creature sono tutt'altro che organismi inferiori e, come gli altri esseri viventi, sono dotati di sensi, dormono, comunicano fra loro e con gli animali, adottano strategie per la sopravvivenza, hanno una vita sociale. Sono capaci di scegliere, apprendere, ricordare. La loro intelligenza negata per secoli è oggi sostenuta da una seria sperimentazione scientifica e non può più essere messa in dubbio. Le piante, indispensabili alla sopravvivenza dell'uomo fin dalla sua comparsa sulla terra, sono così destinate a svolgere un ruolo sempre più importante per lo sviluppo delle conoscenze scientifiche.