Più verde, aromatico e ricco di sostanze antiossidanti. Il basilico della Officine Nemo sembra avere i superpoteri, nonostante non veda la luce del sole. Nasce lungo la costa ligure, di fronte a Noli, ma a ben 6-10 metri di profondità. A coltivarlo sono i ricercatori (biologi, chimici, agronomi specializzati in orticoltura e florovivaismo) dell'Università di Pisa, intenti a guardare che le piantine profumate vengano su bene nelle bolle trasparenti calate in profondità. In queste serre marine piene di aria, su mensole posizionate all'interno, crescono tra le 65 e le 95 piantine di basilico. E che basilico.
I semi in realtà sono stati gettati nel 2012, quando ha preso il via l'Orto di Nemo, progetto che vede l'ateneo pisano partner e promosso da Mestel Safety del gruppo Ocean Reef, azienda di strumentazioni subacquee, con l'obiettivo di realizzare un sistema alternativo di agricoltura per aree in cui le condizioni economiche o ambientali rendono difficile la crescita di specie vegetali a livello del suolo. I risultati sono arrivati persino sulla tavola, con il pesto preparato secondo tradizione con i frutti dell'orto marino. Ma c'è anche la frutta. Le biosfere del Ponente Ligure regalano lattuga, aglio, timo, finocchietto, coriandolo, fragole. E persino fiori di nasturzio e orchidee.
da Repubblica.it, 10/11/2019