Ai pomodori e alle melanzane è dedicato il quinto volume della collana sui Prodotti Agroalimentari Tradizionali (Pat), realizzata da Unicoop Firenze in collaborazione con l'Accademia dei Georgofili ed edita da Giunti.
I pomodori, simbolo della dieta mediterranea, hanno una storia curiosa: essi sono bacche, quindi assimilabili più a frutta che a ortaggi. All'inizio il pomodoro era considerato infatti una pianta ornamentale da giardino e soltanto negli ultimi duecento anni inizia a essere utilizzato anche come alimento; il suo consumo va di pari passo con l'avanzare della tecnologia di conservazione e si scopre prodotto redditizio, che si presta bene per salse e conserve, e quindi disponibile tutto l'anno. E' proprio questa conservabilità l'elemento fondamentale della fortuna del pomodoro.
Nel volume si affronta anche brevemente la storia della sperimentazione botanica che ha portato alla creazione di nuove varietà di pomodoro adattabili ai diversi climi e ambienti, all'evoluzione delle tecniche di coltivazione fino al raggiungimento del successo che conosciamo oggi, come elemento indispensabile della cucina italiana.
Il volume è corredato da belle foto storiche tratte dalla fototeca dell'Accademia dei Georgofili, oltre che da brani di volumi antichi, sempre custoditi dall'Accademia, che descrivono il pomodoro.
I pomodori considerati Prodotti Agroalimentari Tradizionali (Pat) in Toscana sono 14. Fra questi, il pomodoro Costoluto Fiorentino, il Canestrino di Lucca - così detto per la forma a canestro, con solcature più o meno marcate, la buccia sottile e la polpa soda dal sapore dolce e dalla bassa acidità - il Cuore di Bue, detto anche "la bistecca dei pomodori", dal colore rosato.
Anche le ricette proposte sono tradizionali: bruschetta, panzanella, pomarola, pappa al pomodoro.
Il volume è disponibile da luglio nei punti vendita Unicoop Firenze al costo di 1,50 euro (per i soci bastano 50 punti della Carta socio).