Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto lo scorso 25 giugno un accordo politico provvisorio sul futuro della Politica agricola comune (Pac) dell'Unione europea per il periodo 2023-2027. Provvisorio in quanto, tecnicamente, dopo quello del Consiglio Ue Agricoltura, ci vuole l'ok formale del Parlamento europeo in seduta plenaria. L'obiettivo è quello di una Pac più verde, equa e sostenibile.
Dei 340 miliardi di bilancio europeo destinati alla Pac, all'Italia andranno più di 38 miliardi di euro - quasi 50 con la quota di cofinanziamento nazionale - a partire dal 2023, distribuiti in sette anni. Al Consiglio Ue Agricoltura dello scorso 28 giugno, il ministro delle Politiche agricole italiano Stefano Patuanelli ha "accolto positivamente la proposta nonostante le tante posizioni diverse abbiano reso piuttosto complicata la dinamica complessiva della Pac".
Tra le novità dell'accordo, troviamo l'introduzione di Piani strategici nazionali che di fatto trasferiscono il potere e le responsabilità di attuazione della Pac da Bruxelles agli Stati membri. La Pac aiuterà gli Stati membri a "sviluppare dei piani strategici che siano in linea con gli obiettivi dell'Unione e che possano fornire gli strumenti giusti per supportare gli agricoltori nella transizione verso un sistema alimentare sostenibile" ha annunciato il commissario Ue per l'Agricoltura Janusz Wojciechowski. Questo permetterà ad ogni Stato membro di poter di elaborare un piano strategico in grado di tener conto delle condizioni locali e di fornire un adeguato feedback delle relative performance all'Unione europea.
Si tratta dello strumento principale per raggiungere gli obiettivi chiave del Green deal europeo, strumento al quale si destina il 25% delle dotazioni nazionali per i pagamenti diretti 2023-2027 della nuova Pac, ovvero quasi 49 miliardi di euro in cinque anni riservati per pratiche agronomiche rispettose dell'ambiente. Tra queste pratiche rientrano l'agricoltura biologica, le pratiche di allevamento per la salvaguardia del benessere animale e le pratiche agricole a basse emissioni di carbonio.
I beneficiari della Pac dovranno rispettare il diritto sociale e del lavoro europeo per ricevere i fondi europei. Inoltre gli Stati membri dovranno ridistribuire almeno il 10% di queste risorse a beneficio delle aziende agricole più piccole e dovranno descrivere nel loro piano strategico come intendono farlo. Il sostegno ai giovani agricoltori avrà un nuovo livello minimo obbligatorio del 3% dei bilanci degli Stati membri per il sostegno al reddito della Pac ai giovani agricoltori.
Il Parlamento europeo ha insistito su una maggiore trasparenza dei beneficiari finali dei fondi Pac e ha deciso per coloro che non rispettano ripetutamente i requisiti dell'Ue - ad esempio in materia di ambiente e benessere degli animali - sanzioni maggiori.
da Agronotizie, 29/6/2021