La celebrazione dei 100 anni dell’Unione Internazionale delle Scienze del Suolo

di Edoardo A. C. Costantini
  • 12 June 2024

Dal 19 al 21 maggio 2024 si è svolto con successo al Palazzo dei Congressi di Firenze il convegno celebrativo dei 100 anni dalla fondazione dell’Unione Internazionale delle Scienze del Suolo (International Union of Soil Sciences-IUSS- https://www.iuss.org/). L’evento è stato il primo congresso mondiale della IUSS realizzato in Italia dopo la sua fondazione, avvenuta a Roma nel 1924. L’evento è stato patrocinato da numerose istituzioni e società scientifiche ed accademie, nazionali ed internazionali, tra cui quella del Georgofili (https://centennialiuss2024.org/testimonials-auspices/) ed ha visto la partecipazione di quasi 1500 esperti provenienti da 73 paesi. La delegazione relativamente più numerosa, dopo quella italiana, è stata quella cinese, seguita da quella statunitense. Tra i partecipanti erano presenti colleghi provenienti anche dalla Russia e dall’Ucraina, da Israele e dall’Iran, evidenziando come la ricerca sul suolo accumuni tutti i paesi del mondo e favorisca il dialogo tra le nazioni, oltre che l’avanzamento delle conoscenze.
Nelle 14 sessioni plenarie e 82 parallele sono stati presentati lavori afferenti a sette tematiche principali: i) salute del suolo e obiettivi di sviluppo sostenibile, ii) governance del suolo, iii) il suolo nell’economia circolare, iv) impatto delle scienze del suolo sulle conoscenze di base, v) il suolo nell’era digitale, vi) suolo e umanità, vii) equità, diversità e inclusività nelle scienze del suolo.
Le sessioni sulla sostanza organica del suolo sono state le più numerose, seguite da quelle relative alla gestione della salute del suolo, alla biodiversità e alla chimica del suolo, comprendenti anche argomenti relativi alle emissioni di gas serra e all’inquinamento del suolo. Molti lavori sono stati presentati anche nelle sessioni relative alla conservazione del suolo, digital soil mapping, gestione dei suoli urbani e quelle dedicate alle policies. Una disamina più completa è possibile sfogliando il libro degli abstracts, disponibile online sul sito del Centenario https://centennialiuss2024.org/. E’ inoltre prevista la stampa dei proceedings.
Nell’ambito del Congresso sono stati anche organizzati 4 workshops a cura della FAO (The Status of the World Soil Resources Report 2025 e Global soil mapping and monitoring) della Società Britannica della Scienza del Suolo (Invest in Soil Health – key practices and financial mechanisms) e di progetti internazionali SOILS4MED – SHARINGMED (Land and soil management to improve soil health in the Mediterranean area).
Durante il convegno è stata conferita la Distinguished Service Medal alla Hon. Penelope Wensley, già Governatrice del Queensland e “National Soils Advocate” del governo australiano, per la sua dedizione e contributo eccezionale alla promozione e al rafforzamento delle politiche pubbliche per la conservazione, la salute e la gestione sostenibile della risorsa suolo in Australia e nel mondo.
E’ stato inoltre presentato il primo “Suolo dell’anno” il Chernozem della steppa del Balti, la ricca e fertile terra nera della Moldavia.
Nell’occasione del convegno sono stati anche presentati alcuni libri, appositamente realizzati per la celebrazione del centenario, tra cui un volume che racconta la storia della scienza del suolo italiana, disponibile online (https://link.springer.com/book/9783031527432). Sul sito della IUSS è stato inoltre pubblicato il libro degli atti del convegno fondativo del 1924 (https://www.iuss.org/1924-proceedings-of-the-fourth-international-conference-of-pedology/).
Il convegno è stato preceduto da un evento di lancio realizzato presso la FAO il 3 maggio e da una escursione precongressuale il 18 maggio a Villa Lubin a Roma, luogo storico della fondazione della IUSS. Alcuni convegnisti hanno poi partecipato a quattro escursioni tecnico-scientifiche, che hanno condotto i partecipanti rispettivamente sui suoli delle Alpi e delle risaie in Piemonte, ai paleosuoli dei monti Vulsini in Lazio, a visitare alcuni terroir vitivinicoli del Chianti, Umbria, Lazio e Campania, ma anche ad apprezzare le relazioni tra suolo e arte attraverso gli affreschi e i dipinti presenti in Palazzo Vecchio. E’ in corso di realizzazione il libro delle escursioni, che sarà disponibile sul sito della IUSS.
Volendo sintetizzare alcuni dei messaggi principali emersi dai contributi al Congresso, si può dire che gli interventi hanno sottolineato come sfide globali quali la sicurezza alimentare, la lotta alla desertificazione, il contrasto ai cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità, il miglioramento del benessere e della salute dei cittadini e della natura, il riciclaggio degli effluenti, la tutela idrogeologica e la sicurezza idrica possono essere affrontate solo con una accurata conoscenza scientifica del suolo. A tal fine vanno riferiti numerosi contributi, ad esempio, sulle scelte e sull’uso degli indicatori di salute del suolo per il monitoraggio, report e verifica delle politiche ambientali, sugli esempi di tecniche di lotta, nelle diverse condizioni ambientali, alle varie forme di degradazione del suolo, quali erosione, salinizzazione, inquinamento e contaminazione dei suoli, anche urbani, compattamento, perdita di sostanza organica e biodiversità, acidificazione, perdita della fertilità dei suoli e squilibrio dei nutrienti.
Dall’insieme degli interventi è emerso che i paesi che si stanno maggiormente impegnando nella ricerca sul suolo sono la Cina, gli Stati Uniti e l’Australia. In Europa, i contributi variano molto a seconda del paese ma sono stati certamente incentivati dal processo di approvazione da parte del parlamento dell’Unione Europea della recente direttiva per il monitoraggio e la salvaguardia della salute del suolo. Anche in alcuni paesi non appartenenti alla UE, segnatamente il Regno Unito e la Svizzera, si può osservare un analogo aumento delle ricerche sulla salute del suolo.
Tra gli argomenti specifici più stringenti è emerso quello della contaminazione del suolo per sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate (PFAS), gruppo di sostanze chimiche artificiali che nel corso del tempo si accumulano negli esseri umani e nell’ambiente. La casistica globale comprende 86.741 sostanze chimiche potenzialmente pericolose per la salute dell’uomo, di cui 42.293 tutt’ora commercializzate e rilevate in alimenti in diverse parti del mondo.
In conclusione, si è ribadito che dal suolo deriva oltre il 95% delle calorie necessarie all'umanità e che circa il 50% del prodotto interno lordo mondiale dipende totalmente o parzialmente dal suolo. Ciononostante, già oltre il 60% dei suoli soffre di una o più forme di degradazione, situazione che potrebbe peggiorare a causa del previsto aumento delle pressioni antropiche e climatiche. La resilienza e la funzionalità dei suoli a livello globale sono quindi in serio pericolo.
Le ricerche condotte dai membri della Unione Internazionale delle Scienze del Suolo stanno certamente fornendo tutta una serie di strumenti conoscitivi e operativi per aumentare la produttività dei suoli e diminuirne il degrado e il consumo, strumenti che però devono essere maggiormente conosciuti e soprattutto più ampiamente implementati. 

Comunicazione, disseminazione, policies, queste le tre parole chiave con cui si è concluso il Congresso e…
… lunga vita alla IUSS!