Cosa c’entra il basilico con la lattuga, lo zafferano con la carota o il sedano con gli spinaci?
Come dichiarano gli Autori nell’introduzione, si tratta di “prodotti assai diversi per tipologia, afferenza botanica, uso e consumo, ma che abbiamo voluto raccogliere per non disperdere i valori che li caratterizzano e che hanno permesso loro di essere, oggi, considerati tradizionali”.
Nelle campagne toscane l’uso di questi ortaggi è sempre stato costante nei secoli, anche se alcune piante o erbe sono rimaste confinate in ambiti geograficamente limitati, come la Barba di Prete o Scorzonera, diffusa solo nel massese. Altre invece si trovano coltivate in areali più vasti, come la Bietola a coste sottili, il Basilico gigante e lo Zafferano. Assolutamente di carattere amatoriale e di recente riscoperta è invece la coltivazione del Pastinocello o Gallinaccio, una carota spontanea, nell’alta Versilia. Naturalmente anche le piante officinali fanno parte di questa rassegna.
Dopo le consuete pagine iniziali che riportano motti, proverbi e citazioni che celebrano questi prodotti toscani, seguono le informazioni storiche tratte dai documenti di archivio dell’Accademia dei Georgofili; il volume passa poi in rassegna l’impiego di questi vegetali negli antichi ricettari e nella cucina moderna.
Corredato di belle immagini d'epoca e moderne, il volume, come gli altri della serie, può essere acquistato al prezzo simbolico di €1,50 nei supermercati Unicoop Firenze.