“Dialoghi in biotecnologie”: Le Tecnologie di Evoluzione Assistita

Dialogo con Mario Pezzotti – Professore Ordinario di Genetica Agraria- Università di Verona.

di Luigi Frusciante e Mario Pezzotti
  • 18 September 2024

Frusciante - Il miglioramento genetico delle piante agrarie ha sempre fatto uso di metodologie innovative, che, nel contesto storico in cui sono state introdotte, sono spesso apparse all'opinione pubblica come interventi "contro natura". Un esempio significativo è rappresentato da Nazzareno Strampelli, che circa un secolo fa venne allontanato dall'associazione da lui stesso fondata. Gli associati, infatti, consideravano le nuove varietà di grano da lui sviluppate come una minaccia per il "Rieti originario".

Pezzotti - La genetica e il miglioramento genetico sono scienze che l'umanità ha inconsapevolmente utilizzato per oltre diecimila anni per domesticare e migliorare piante e animali in base alle esigenze alimentari. Solo con la formulazione delle leggi di Mendel, però, queste pratiche sono diventate scienze applicate, migliorando qualitativamente e quantitativamente le specie agrarie. Le piante che oggi nutrono l'umanità sono il risultato di un processo scientifico in continua evoluzione, sviluppato grazie alla genetica, biologia e fisiologia delle piante coltivate. La genetica moderna non deve essere vista come antagonista della tradizione, ma come uno strumento rigoroso e innovativo per preservare e valorizzare specie produttivamente obsolete o a rischio di estinzione. Un esempio significativo è proprio Strampelli, che, pur non avendo una completa conoscenza delle leggi di Mendel, ottenne progressi straordinari nel miglioramento dei frumenti attraverso incroci intra e interspecifici, pratica fortemente criticata all'inizio del XX secolo. I risultati ottenuti da Strampelli dimostrarono la validità della sua visione, smentendo i critici che non riuscivano a vedere oltre le conoscenze scientifiche del tempo.

Frusciante - Dagli incroci alla mutagenesi degli anni Ottanta (accompagnata dalle aspre critiche alla cultivar Creso) e agli OGM, oggi le Tecnologie di Evoluzione Assistita promettono di rivoluzionare il miglioramento genetico delle piante. Potrebbero essere decisive per affrontare cambiamenti climatici e sicurezza alimentare. Tuttavia, mi sorge un dubbio: non stiamo forse riponendo troppe aspettative in queste tecnologie?

Pezzotti - La ricerca in agricoltura è essenziale per acquisire le conoscenze necessarie a costruire il futuro. L'innovazione è il mezzo per migliorare, e con l'avvento della genomica all'inizio del XXI secolo e lo sviluppo di potenti metodologie di sequenziamento, è stato possibile ottenere i genomi di molte piante agrarie. Tuttavia, dopo la decodifica, è fondamentale interpretare le informazioni genetiche, assegnando a ciascun gene la sua funzione e comprendendo le relazioni biologiche con i caratteri di interesse. In passato, si studiavano le mutazioni spontanee o si inducevano mutazioni casuali, mentre oggi si possono produrre mutazioni mirate con la tecnologia CRISPR/Cas, che opera con estrema precisione su una o poche basi tra i miliardi di basi che costituiscono i genomi. Queste modifiche, indistinguibili da quelle spontanee, generano biodiversità in tempi molto più rapidi rispetto ai metodi tradizionali. CRISPR/Cas consente di superare i limiti del miglioramento genetico tradizionale, accelerando i programmi di miglioramento e affrontando con successo i cambiamenti climatici. La Società Italiana di Genetica Agraria ha definito l'uso delle forbici molecolari come "Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA)", poiché permettono di far evolvere piante e animali di interesse agrario nella direzione desiderata dall’uomo e in tempi estremamente più rapidi rispetto ai metodi tradizionali.
Nonostante il potenziale delle TEA, queste tecnologie sono ancora osteggiate da una parte dell'opinione pubblica, come avvenuto con altre innovazioni in passato. Oggi, anche se le conoscenze scientifiche sono più accessibili, la loro diffusione non sempre è accompagnata da una corretta comprensione. La scienza è complessa e spesso mal interpretata o semplificata nei dibattiti pubblici. È quindi essenziale continuare a informare e coinvolgere il pubblico in modo trasparente, rispondendo ai timori con dati solidi e spiegazioni chiare. Solo così si potrà superare la diffidenza e permettere che queste tecnologie siano comprese e accettate per il loro vero valore.
Un passo fondamentale per superare queste resistenze è la sperimentazione in pieno campo dei prototipi ottenuti tramite TEA, dimostrando in modo tangibile i vantaggi che queste tecnologie possono offrire. Come dimostrato dai risultati pratici ottenuti da Strampelli, che rivoluzionarono la produzione di frumento in un'epoca di scetticismo, solo attraverso prove concrete si può convincere l'opinione pubblica del valore di queste innovazioni. Le sperimentazioni in campo non solo valutano l'efficacia e la sicurezza delle TEA, ma mostrano come queste possano contribuire a un'agricoltura più sostenibile e a un miglioramento globale dell'umanità.

Frusciante - È paradossale che, pur avendo un grande potenziale, le TEA siano osteggiate, al pari di altre innovazioni del passato. Questo accade nonostante oggi le conoscenze scientifiche siano più accessibili che mai.

Pezzotti - È comprensibile che ci sia resistenza e scetticismo riguardo alle TEA, nonostante il loro enorme potenziale applicativo in agricoltura. La storia ci insegna che ogni grande innovazione, dalla rivoluzione industriale alla genetica moderna, ha incontrato inizialmente delle resistenze, spesso dovute a timori dell'ignoto e preoccupazioni etiche o ambientali.
Sebbene le conoscenze scientifiche siano oggi più accessibili, la loro comprensione non sempre è adeguata. La scienza è complessa e, talvolta mal interpretata o semplificata eccessivamente nei dibattiti pubblici. È quindi cruciale informare e dialogare con il pubblico in modo trasparente, per superare la diffidenza verso queste tecnologie.
Un modo efficace per farlo è sperimentare sul campo i prototipi TEA, dimostrando concretamente i loro benefici, proprio come fece Nazareno Strampelli con il frumento.
Le sperimentazioni in campo permetteranno non solo di valutare l'efficacia e la sicurezza delle TEA, ma anche di mostrare come queste possano contribuire allo sviluppo di un'agricoltura più sostenibile e a un miglioramento globale dell'umanità.