Abbiamo incontrato i tre giovani laureati che hanno vinto la borsa di studio promossa dall’Accademia dei Georgofili e sostenuta da Fondazione CR Firenze con 120 mila euro, i quali si occuperanno di portare nelle aziende innovazioni mature e immediatamente applicabili, colmando la distanza che spesso c’è tra ricerca scientifica e applicazione sul campo. Ogni borsa di studio sarà di 40 mila euro e coprirà 12 mesi di attività.
I territori su cui si rivolgerà l’attività dei giovani selezionati dal bando saranno quelli di riferimento per la Fondazione CR Firenze ovvero la Città Metropolitana di Firenze e le provincie di Arezzo e Grosseto.
I risultati del lavoro degli “ambasciatori” completerà il progetto “L’Accademia per il post Covid-19” tramite il quale l’Accademia dei Georgofili ha pubblicato un’“Antologia delle innovazioni”, contenente la descrizione delle innovazioni mature per il trasferimento in agricoltura.
Gli Ambasciatori delle innovazioni in agricoltura si sono presentati così:
“Sono Lucia Grossi, ho una Laurea magistrale in Produzioni Agroalimentari e Gestione degli Agroecosistemi presso l’Università di Pisa con indirizzo “produzioni biologiche”. Vivo in provincia di Arezzo, dove ho intrapreso da pochi anni la mia attività professionale, e proprio in provincia di Arezzo seguirò il progetto della borsa di studio come ambasciatore delle innovazioni in agricoltura. Si tratta di un progetto che vuole testare sul campo delle innovazioni che possono rappresentare un reale beneficio per le aziende agricole e il mio auspicio è che le aziende del territorio accolgano con interesse questa iniziativa”.
“Sono Tommaso Stefanacci, laureato magistrale presso l’Università di Firenze in "Gestione sostenibile dell'agroecosistema" con una tesi sul telerilevamento applicato alla castanicoltura. Vivo in Mugello e nel progetto mi occuperò della provincia di Firenze, cercando di applicare al meglio l'esperienza maturata durante il percorso universitario. Ho deciso di partecipare al bando proposto dall'Accademia poiché ritengo necessario che si investa nella formazione di figure che fungano da ponte per il trasferimento delle conoscenze dal mondo della ricerca a quello professionale e aziendale”.
“Sono Marco Righini, laureato magistrale in Innovazione Sostenibile in Viticoltura ed Enologia presso l’Università di Pisa. Vivo in provincia di Livorno e mi occuperò della zona di Grosseto, cercando di utilizzare al meglio l’esperienza acquisita in questi anni lavorando all’interno di aziende vitivinicole. Ho deciso di partecipare al bando per lo Sviluppo della figura di Ambasciatore delle Innovazioni in Agricoltura in quanto credo che la collaborazione tra il mondo accademico e quello industriale sia fondamentale per rendere accessibile al mondo agricolo le numerose innovazioni disponibili”.
Dunque, non ci resta che augurare buon lavoro a questi giovani!