Le innovazioni e la sostenibilità dell’agricoltura vengono descritte, in questo nuovo saggio di Paolo Ranalli (Edizioni Avenue Media), come alla base della transizione ecologica e della tutela dell’ambiente.
Particolare attenzione è posta al ruolo degli ecosistemi agricoli e alla resilienza delle piante per il contrasto ai cambiamenti climatici. La transizione dei sistemi agricoli verso nuovi modelli di produzione idonei a garantire cibo sufficiente per tutti e ridotte emissioni di gas serra (agricoltura di precisione, conservativa e biologica) rappresenta una priorità che non si può eludere. L’esigenza di ridurre l’impronta carbonica del cibo prodotto in campo implica una transizione nelle scelte alimentari dei consumatori, che devono orientarsi verso diete ricche di vegetali. La seconda parte del libro si occupa delle nuove frontiere dell’agricoltura e del suo futuro smart (basato su droni, robot, sensori intelligenti e big data) e del cibo che verrà.
Cosa troveremo sul piatto nel 2050? Antipasto di cavallette, zuppa d’alghe e, come secondo, hamburger artificiale alla griglia oppure carne e uova sintetiche. State storcendo il naso? Eppure dovremo forse abituarci a simili menù.