Con la giornata di studio tenutasi presso l'Accademia dei Georgofili lo scorso 24 marzo 2022, sono stati presentati i risultati di 3 anni di studio e sperimentazione (2019-2020 e 2021) effettuati nell'ambito del progetto Autofitoviv, finanziato dalla Regione Toscana, attraverso le misure del PSR 2014/2020, sulla tematica relativa all'introduzione nelle imprese vivaistiche di tecniche di autocontrollo fitosanitario.
Al progetto hanno partecipato l'Associazione Vivaisti Italiani con compiti di coordinamento del GO e del Piano strategico, due imprese vivaistiche leader del distretto vivaistico Pistoiese, gruppi di ricerca di CREA DC e del Centro di orticoltura e florovivaismo, l'Università di Firenze e Pisa, il CNR Istituto protezione sostenibile piante, il PIN-servizi didattici e scientifici con il Laboratorio Center for Generative Comunication, l'Accademia dei Georgofili.
Significativi sono stati i risultati raggiunti, sia nella messa a punto di tecniche di monitoraggio, campionamento, diagnostica, analisi dei fattori di rischio, formazione, informazione e divulgazione delle metodologie acquisite.
Già nelle fasi di collaudo delle tecniche applicate in campo, il Gruppo operativo ha iniziato a trasferire l'innovazione alle imprese vivaistiche ed a informare e formare imprenditori e tecnici dei vivai, con lo scopo anche di avviare un confronto diretto con i fruitori dei servizi.
Nonostante le difficoltà incontrate nel periodo 2020 e 2021 a causa delle restrizioni adottate per contenere la pandemia, grazie all'impegno dei partner, il programma del Progetto si è potuto completare raggiungendo pienamente gli obiettivi fissati.
Il progetto ha avuto origine da un'intuizione maturata negli anni 2014-2015, in cui si avvertiva la necessità di un coinvolgimento diretto delle imprese vivaistiche nelle azioni di monitoraggio, controllo e sorveglianza delle loro produzioni, al fine di evitare o limitare la diffusione di organismi nocivi sul territorio del distretto vivaistico pistoiese.
Nell'anno 2015 veniva siglato un protocollo d'intesa tra la Regione Toscana ed il Distretto Vivaistico Pistoiese con la partecipazione dell'Associazione Vivaisti Italiani, allo scopo di avviare un processo di partecipazione delle imprese vivaistiche all'attività di autocontrollo fitosanitario sia nelle fasi di coltivazione, che di importazione di vegetali da ricoltivare in azienda. In quegli anni si era diffusa la Xylella in Puglia, il tarlo asiatico in Lombardia, Lazio, Toscana e Marche, il punteruolo rosso delle palme e il cinipide del castagno diffusi su tutto il territorio nazionale ed altre malattie e organismi nocivi da quarantena; la globalizzazione dei mercati e gli effetti del cambiamento climatico agevolavano la diffusione di organismi alieni che trovavano le condizioni idonee per acclimatarsi in nuove aree di insediamento.
Tenuto conto dell'esperienza di autocontrollo, avviata nell'anno 2015 in fase sperimentale ed autogestita dai vivaisti, il progetto Autofitoviv ha permesso il coinvolgimento sia delle imprese già consapevoli degli effetti positivi di questa attività che del mondo scientifico toscano, per collaudare nuove metodologie e verificarne i risultati.
La nuova normativa Europea, regolamento EU n. 2031 del 2016 e D.lg s. n. 19 del 2021, recanti norme sulla protezione delle piante da organismi nocivi , ha di fatto confermato la necessità di partire con controlli fitosanitari effettuati dalle imprese stesse, asseverando l'intuizione avuta sull'autocontrollo fitosanitario in Toscana, ratificando tali funzioni nella norma stessa.
Il decreto legislativo 19/2021, in particolare ha sancito la necessità di riorganizzare la rete dei laboratori fitosanitari adibiti ai controlli ufficiali, affidando al CREA DC la funzione “di Istituto Nazionale di Riferimento con compiti di coordinamento ed autorizzazione per i nuovi laboratori che si dovranno a loro volta accreditare per specifici organismi nocivi, e solo allora potranno far parte della Rete Nazionale dei Laboratori”.
L'art. 15 del citato decreto legislativo, auspica la creazione di Laboratori per autocontrollo, a cui i vivaisti potranno rivolgersi per effettuare la diagnostica fitosanitaria a loro indispensabile per completare il ciclo operativo di autocontrollo; la sola osservazione sulla salute dei vegetali non è più sufficiente perché il rilievo di difformità è indicatore già di presenza di patologie in atto , il ricorso a trattamenti chimici diviene indispensabile e in molti casi si omette la ricerca della causa /effetto del danno.
La realizzazione di queste nuove strutture è di fondamentale importanza per le imprese vivaistiche, che con la nuova normativa avrebbero difficoltà a commissionare analisi al sistema laboratoristico adibito ad analisi ufficiali, che nella maggioranza dei casi coincide con i laboratori dei Servizi Fitosanitari Regionali o di laboratori presenti presso istituzioni di ricerca comunque autorizzate ai sensi dell'art.14 del D.lgs. 19/2021.
In conclusione il progetto ha consentito di avviare, con metodologia validata scientificamente, un processo di autocontrollo fitosanitario da parte delle imprese vivaistiche operanti nel Distretto Pistoiese, con alcuni obiettivi, quali:
1. controllo, monitoraggio e sorveglianza sulle produzioni, importazioni ed esportazioni;
2. riduzione dei mezzi tecnici impiegati per il contenimento delle avversità biotiche e della flora infestante;
3. trasferimento delle conoscenze e delle tecniche di autocontrollo;
4. formazione ed aggiornamento degli imprenditori, dei tecnici e della manodopera;
5. adozione di strumentazioni idonee per i necessari rilievi di tipo climatico e di cattura entomologica;
6. adozione di metodi di difesa integrata e biologica in armonia a quanto indicato nel PAN nel rispetto della salute dell'uomo, animali, nella salubrità dell'aria e delle acque.
A completamento delle azioni avviate verso l'autocontrollo fitosanitario, come sopra accennato, sarà necessario, nel breve periodo, creare un sistema di Laboratori, a disposizione o autogestiti dei vivaisti, adibiti alla ricerca di organismi nocivi da quarantena e di qualità, condizione indispensabile per perfezionare il sistema avviato ed in corso di adozione nel distretto vivaistico ornamentale pistoiese.
Foto: prove condotte sul campo in un’azienda partner dl progetto