Se dovessi segnalare una priorità assoluta per la moderna agricoltura indicherei progetti finalizzati, principalmente, alla individuazione e valorizzazione dei caratteri di resistenza delle piante alle avversità climatiche e parassitarie, sia nelle condizioni di pieno campo che di colture protette.
Occorre orientare e finalizzare intelligenze e risorse ed ogni mezzo della scienza verso questo obiettivo ineludibile della ricerca scientifica in agricoltura cui spetta la responsabilità gravosissima di assicurare la nutrizione di tutti gli abitanti del Pianeta, in continuo e veloce aumento.
I risultati di un tale impegno potranno avere una portata epocale anche in termini di salvaguardia della salute umana e di protezione dell’ambiente.
E sia chiaro, con tutto il rispetto per chi fa agricoltura biologica, che mi riferisco ad altro: all’abbattimento, cioè, nei limiti possibili e compatibili, dell’enorme numero di trattamenti antiparassitari di ogni tipo, compresi quelli effettuati, in alcuni casi, con prodotti di natura ormonale e non solo.