La sostenibilità ambientale e delle comunità resta per il 95,5% degli italiani la priorità per il futuro prossimo. Per il 90,6% degli italiani l'agricoltura ne è già oggi il motore e per il 60% ha dato sinora un contributo importante nella lotta al cambiamento climatico. Inoltre, secondo il 93% degli intervistati essa è decisiva per le aree rurali. E' quanto emerge secondo numero dell'Osservatorio sul mondo agricolo presentato dalla Fondazione Enpaia (l'Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura) e il Censis. L'obiettivo è quello di delineare l'impatto della pandemia sulla filiera e la sua relativa tenuta. secondo i ricercatori «con la caduta a due cifre delle variabili economiche sono aumentati la spesa alimentare domestica e gli acquisti nei negozi di vicinato, nel frattempo gli italiani hanno dosato i criteri funzionali per mettere in tavola cibo sano e sostenibile». Che cosa è successo durante la pandemia da Covid-19? «Si è rinnovata la centralità sociale del cibo con l'aumento della spesa alimentare domestica del +2,3% reale e il decollo verticale di alcuni prodotti tipici del mangiare in casa con il +12% della pasta, +16% del riso e poi +16,2% della birra, +9,3% dei vini, +11,1% della frutta, +12,2% degli ortaggi». Inoltre, vi è stato il boom degli acquisti presso i riscoperti negozi tradizionali di prossimità con +31% delle vendite.
Ma per ripartire – la riduzione attesa di fatturato della ristorazione a fine anno, tra lockdown e seconda ondata, è del 40% – serve, naturalmente, il sostegno dello stato. Ma l’intervento dovrebbe essere mirato. Secondo i ricercatori, infatti, il 93,7% degli italiani è favorevole a dare aiuti alle imprese agricole che investono in sostenibilità, intesa come tutela dell'ambiente e delle comunità. Il 92,3% dice sì a ridurre le tasse alle imprese per favorire gli investimenti in economia verde e circolare.
da La Stampa, 9/12/2020