Nestlé ha presentato le versioni a base vegetale di gamberi e uova, proprio nel momento in cui la più grande azienda alimentare mondiale supera quota un miliardo di franchi svizzeri (1,1 miliardi di dollari) l’anno di vendite di prodotti vegetariani e vegani, grazie al cambiamento delle abitudini alimentari e alle preoccupazioni per l’ambiente.
I “vrimp” della Nestlé – a base di alghe, piselli e radici di konjac, o igname di elefante – e l’alternativa all’uovo liquido, chiamata “vEGGie” – a base di proteine di soia – sono solo gli ultimi prodotti di una gamma che comprende versioni vegetali di pollo, tonno, hamburger e latte.
Insieme a rivali come Unilever, il gruppo sta correndo per costruire un assortimento di proteine a base vegetale, scommettendo sul fatto che i consumatori si allontaneranno, in parte, dalla carne e dai prodotti lattiero caseari, a causa dei loro diversi profili nutrizionali e delle maggiori emissioni di diossido di carbonio.
L’ottimismo per quanto riguarda la crescita degli alimenti vegani sta spingendo grandi aziende a lanciare sempre più prodotti, e ad andare oltre la carne e i prodotti lattiero caseari, verso altre categorie di proteine.
“Al momento è una corsa all’accaparramento”, ha dichiarato Mark Lynch, della Oghma Partners, una società di consulenza finanziaria aziendale focalizzata sui prodotti al consumo. Mentre alcune grandi aziende alimentari vogliono acquistare nuove start-up, altre, come Nestlé, stanno sviluppando propri prodotti, per via dei prezzi elevati delle acquisizioni. “Molte di queste aziende si chiedono: “Vale la pena pagare da tre a quattro volte le vendite quando possiamo farlo da sole?”, ha detto.
Il lancio del sostituto dell’uovo – che può essere strapazzato o usato per cuocere – e dei finti gamberi, in un “piccolo numero” di mercati europei, fa seguito al lancio di “Vuna”, il finto tonno della Nestlé, dello scorso anno, e di Wunda, il latte a base di piselli, di maggio. L’azienda ha, inoltre, lanciato un KitKat al cioccolato vegano.
E’ stato annunciato che presto la società avvierà una partnership con il gruppo Whitbread, attivo nel settore dell’ospitalità e della ristorazione, che porterà le sue proteine vegetali negli hotel Premier Inn e in alcuni dei suoi ristoranti.
Nestlé prevede che, entro il 2025, il mercato globale della carne e dei prodotti lattiero caseari a base vegetale passerà dagli attuali 26 a 42 miliardi di franchi.
Nel 2020, le vendite di prodotti ittici vegani hanno registrato, negli Stati Uniti, una crescita del 23%, rispetto all’anno precedente, arrivando a 12 milioni di dollari, secondo il Good Food Institute.
da: “Financial Times” in Agrapress - Rassegna della stampa estera n. 1399, 13/10/2021