E' fortemente probabile che la Commissione proponga limitazioni d'uso dei neonicotinoidi per le colture che, secondo l'Efsa, presentano il più alto rischio di esposizione per le api: mais, colza, girasole e cotone, ma non barbabietole, patate, orzo e altri cereali. L'Esecutivo Ue, inoltre, potrebbe proibire l'uso di questi pesticidi nella semina per mezzo di macchine pneumatiche che 'sparano' le sementi 'conciate' nel suolo sollevando polveri altamente tossiche per le api.
L'Italia ha già proibito dal 2008 l'uso di questi pesticidi sistemici, ma con decreti temporanei (rinnovati ogni anno da tutti i governi successivi, con bella coerenza 'bipartisan') e solo per le colture di mais. In Italia è stata anche lanciata un'iniziativa di monitoraggio (Apenet), che ha messo in luce una significativa riduzione della moria delle api dopo l'introduzione della misura. Divieti nazionali simili sono stati decisi anche dalla Germania (dal 2008 sul mais), dalla Francia (nel 2012 sulla colza, ma anche precedentemente con altri divieti poi revocati), e nel 2011 dalla Slovenia su tutte le colture.
"L'Italia - ha detto il ministro delle Politiche agricole Mario Catania, a margine del Consiglio in corso a Bruxelles - ha dimostrato di avere già su questo dossier una sensibilità indiscussa: non ci sono dubbi sulla nostra posizione a questo riguardo". Comunque, ha aggiunto, "bisognerà sentire anche il Ministero della Salute".
Da: La Stampa – 28 gennaio 2013