In Italia ci sono 20 miliardi di alberi, nel mondo 3.040. Un numero altissimo, dieci volte più delle stelle della nostra galassia. Eppure, secondo uno studio di Rachel Ehremberg, apparso su Nature nel 2015, il numero degli alberi è calato del 46% rispetto a quelli che probabilmente erano presenti sulla superficie della Terra al momento della nascita dell’agricoltura, 12mila anni fa. La giornata nazionale degli alberi, che si è svolta il 21 novembre, ha messo in primo piano il mondo vegetale, messo a dura prova dagli eventi atmosferici e dai roghi dolosi. Un’occasione per riflettere che senza i vegetali non ci sarebbe ossigeno sulla terra e per apprezzare la loro opera di assorbimento di CO2. Tra gli alberi della nostra flora è l’acero riccio, Acer platanoides, quello che assorbe più anidride carbonica: 3,8 tonnellate in venti anni.
Eppure ogni anno nel mondo perdiamo 15 miliardi di alberi, avverte il WWF, che ha lanciato la campagna “Stand Up for Forest” per salvare le foreste tropicali nelle zone più a rischio come Amazzonia, Congo, Indonesia.
Sono 60mila le specie di alberi fin qui studiate secondo i dati del Global Tree Search. Secondo l’Unione Internazionale per la conservazione della Natura (IUCN), il 58% delle 454 specie arboree è a rischio estinzione, a causa dell’introduzione di specie aliene, della deforestazione e dello sviluppo urbano.
da: Corriere della Sera, 22/11/2019