Le società agricole di capitali perdono le agevolazioni fiscali. La legge di stabilità, che ha anche appesantito la tassazione sui redditi agrari e dominicali, ha cancellato la possibilità per le società a responsabilità limitata, in accomandita semplice e in nome collettivo e cooperative, che svolgono esclusivamente attività agricola, di optare per la tassazione su base catastale. Una "conquista" della Finanziaria 2007 che aveva anche previsto la tassazione forfetaria per le srl costituite da imprenditori agricoli per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti. Le società di capitali dal 1° gennaio 2013 cambiano registro e tornano così a redigere i bilanci. Si annullano gli sconti, ma anche la semplificazione del regime catastale.
L'agevolazione fiscale era stata introdotta per rafforzare la competitività del sistema imprenditoriale agricolo e avvicinare le aziende italiane alla media europea. Le due misure avevano dato contenuto fiscale alla riforma dell'agricoltura (legge di orientamento del 2001 e decreti legislativi del 2004 e 2005) che puntava dritto sulle forme più evolute di aggregazione per vincere le nuove sfide dell'agricoltura globale. Non c'è stato in questi anni l'atteso boom delle società, ma il processo si è comunque avviato come confermano gli annuali rapporti dell'Unioncamere che, anno dopo anno, hanno registrato una crescita delle società di capitali anche se le «semplici» sono comunque rimaste lo zoccolo duro del sistema.
Per quanto riguarda l'aumento impositivo la legge di stabilità introduce, per i periodi d'imposta 2012, 2013 e 2014, la rivalutazione del 15% del reddito agrario e dominicale e un moltiplicatore pari a 115. Per i terreni agricoli, anche non coltivati, posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, la rivalutazione scende al 5% e il moltiplicatore a 105.
Viene rifinanziato con 120 milioni il Fondo di solidarietà per garantire così i contributi alle assicurazioni e arriva anche un'integrazione di 50 milioni all'Agea.
Da: Il Sole 24 ore del 12/10/2012 (articolo di Annamaria Capparelli)