Gli scienziati che stanno facendo le prime ricerche sul ceppo di influenza aviaria che ha recentemente ucciso due uomini in Cina, hanno dichiarato che il vurus potrebbe essere più difficile da tracciare a livello genetico del suo più noto cugino H5N1 perché può non generare alcun sintomo nel pollame, colpendo invece seriamente gli esseri umani. Il virus che in principio gli scienziati credevano contagioso solo per i volatili, sembra aver subito delle mutazioni e possa adesso infettare più facilmente altri animali, compresi i suini, che potrebbero fungere da ospiti diffondendo più ampiamente il virus tra gli esseri umani.
Da Agrapress – 4/04/2013