“La ricerca scientifica è il motore di sviluppo di ogni nazione”. Queste parole appartenevano al Prof. Michele Stanca, tristemente scomparso a marzo 2020 a causa del Covid-19, il quale ha rivestito per dieci anni il ruolo di Presidente della UNASA (Unione Nazionale delle Accademie delle Scienze applicate all’Agricoltura). A lui è stata dedicata l’inaugurazione dell’anno accademico 2021, che si è svolta lo scorso 29 settembre nella sede dell’Accademia dei Georgofili, proprio là dove l’UNASA fu fondata nell’ottobre del 2000 per volontà del Prof. Franco Scaramuzzi.
Il Presidente dei Georgofili Massimo Vincenzini nel suo saluto introduttivo, oltre al ricordo commosso per Michele Stanca, ha sottolineato che l’UNASA è divenuta ormai “maggiorenne” ed è pertanto necessario che si ponga oggi nuovi e più ambiziosi obiettivi, anche alla luce dei recenti problemi globali legati all’ambiente e ai cambiamenti climatici.
E’ seguito il discorso del Prof. Pietro Piccarolo, Presidente Facente Funzione di UNASA dopo la scomparsa di Stanca. Anch’egli commosso dal ricordo dell’amico e collega, ha ripercorso brevemente le tappe della storia dell’UNASA e l’importante motivazione della sua costituzione, ossia la necessità di fare sinergia da parte delle varie accademie impegnate nella ricerca per lo sviluppo tecnico, economico e sociale e creare quindi un collegamento permanente, dei comuni programmi di attività e soprattutto costituire un’interfaccia unica a livello nazionale, europeo ed internazionale. Al momento della creazione, aderivano ad UNASA 14 istituzioni. Oggi sono 21, dopo che nel 2011 UNASA si è data un nuovo statuto con un proprio comitato esecutivo ed un collegio di revisori dei conti. Piccarolo ha inoltre ricordato il lavoro instancabile di Michele Stanca per divulgare le innovazioni scientifiche nel mondo rurale, promuovere la passione per la ricerca nei giovani e cercare una linea comune di azione tra tutte le istituzioni dedite alla “Science for Farming”, affinché l’agricoltura rimanesse al centro delle scelte politiche mondiali. Proprio grazie alla loro posizione super partes, ha dichiarato Piccarolo, le Accademie hanno pieno titolo di farsi ascoltare sia a livello istituzionale che da parte dell’opinione pubblica.
La lectio magistralis è stata svolta con straordinaria chiarezza ed efficacia dal Professore Mario Enrico Pè della Scuola Sant’Anna di Pisa, sul tema: “Forbici molecolari e miglioramento genetico, strumento necessario (fondamentale) per l’agricoltura italiana”. Dopo di lui, il Direttore CRA-CER di Foggia, Nicola Pecchioni, ha portato il suo ricordo del Prof. Stanca, della sua grande umanità, della sua cultura e del suo entusiasmo nello studio della genetica agraria. In particolare è stata evidenziata la sua volontà di trasmettere la passione per la ricerca ai giovani.
La cerimonia di inaugurazione si è conclusa infatti con la consegna di due premi nel settore del miglioramento genetico delle piante di interesse agrario, intitolati a Michele Stanca e rivolti a giovani ricercatori. La commissione giudicatrice nominata dalla SIGA (Società Italiana Genetica Agraria) ha decretato vincitori, per questa edizione, la dott.ssa Francesca Taranto, con uno studio sul miglioramento genetico del frumento duro negli ultimi 150 anni pubblicato nel 2020 su “Frontieres in Genetics”, e il dott. Francesco Olivieri con uno studio sui meccanismi molecolari per la tolleranza allo stress da caldo nel pomodoro, pubblicato su “Genes” nel 2020. Era presente alla cerimonia la vedova del Prof. Stanca, la quale ha consegnato personalmente i premi ai due ricercatori, ricordando come uno degli ultimi pensieri del marito fosse rivolto ai suoi studenti.
Foto: un momento della premiazione