Un partenariato pubblico-privato guiderà il progetto FreeCO2, finanziato dal MISE e dedicato a implementare i processi e le pratiche di sostenibilità del sistema vitivinicolo siciliano, from farm to fork. Il progetto ha come protagoniste le imprese e, in questo caso, una delle più conosciute e importanti tra le protagoniste del rinascimento enologico siciliano, la Tasca di Almerita, forte di un’attività storica e di una dedizione particolare ai temi della sostenibilità di processo e di prodotto.
Il macro-progetto "FREECO2" abbraccia diversi domini applicativi, tutti intrecciati dall'utilizzo della blockchain e dell'Intelligenza Artificiale per la gestione di dati da diverse sorgenti, con l'obiettivo di offrire un ecosistema innovativo che collega la tecnologia dell'Internet delle cose e la blockchain per la certificazione, la tutela delle fasi produttive, il monitoraggio dell'intera filiera e la conseguente riduzione delle emissioni di Co2. Tale obiettivo si inserisce all'interno rispetto allo scenario di riferimento del settore di appartenenza e alle direttrici di sviluppo del mercato. In particolare il progetto all'interno della più ampia catena della sostenibilità, ormai un asset strategico per quelle imprese che oggi vogliono sviluppare una visione a lungo termine.
Nello specifico, il progetto affronta le linee di sostenibilità attraverso processi legati alla riduzione della CO2 ma anche attraverso il riciclo per la riduzione degli sprechi, con conseguente impatto positivo sia su emissioni che sulla sostenibilità in genere. La metodologia di calcolo proposta permette non solo di confrontare la performance ambientale di una merce rispetto ad altre, ma anche di intervenire in modo più efficace nella riduzione delle emissioni in una filiera alimentare. Questo aspetto può trasformarsi in un ulteriore vantaggio competitivo per una azienda in quanto può contribuire a ridurre i costi di produzione. Inoltre, come visto indici più specifici, come quelli che valutano i "costi del carbonio" durante il trasporto di cibo, possono rappresentare un importante strumento per le filiere corte e per lo sviluppo dei prodotti locali. Inoltre, all'interno dello scenario di riferimento il progetto mediante l'ecosistema blockchain può significativamente contrastare i danni del cambiamento climatico attraverso un uso consapevole e innovativo di nft e blockchain, oltre a migliorare la trasparenza della filiera agroalimentare.
Il ruolo dell’Università di Palermo sarà concentrato sulla definizione e modellazione delle filiere agroalimentari. L'elenco delle attività interne prevede 5 task quali la definizione di un Modello di efficienza vegeto produttiva di impianti viticoli, la valutazione dell’efficacia di batteri promotori della crescita negli impianti orticoli e viticoli, il monitoraggio e valutazione dei flussi di carbonio in agroecosistemi tradizionali e sostenibili, l’utilizzo di tecniche enologici per ridurre le emissioni di CO2 e, infine, l’utilizzo di scarti di 2° categoria commerciale, provenienti da un azienda agricola di meloni per la trasformazione in quarta gamma per strutture turistiche nelle province di Palermo e Trapani.
Il progetto durerà 3 anni, prevede il lavoro comune dei ricercatori di tra Dipartimenti (Agraria, Ingegneria e Economia) e la partecipazione del partner privato per la definizione delle piattaforme logistiche, l’implementazione dei servizi in blockchain e del rapporto con la GDO.