È uscito per i tipi di Franco Angeli l’ultimo libro della nostra accademica Nicoletta Ferrucci, scritto a quattro mani con Marco Brocca: “Il paesaggio agrario: dal vincolo alla gestione negoziata”.
La concezione del paesaggio quale risultante dell’interazione reciproca fra uomo e natura e quale componente del patrimonio culturale affiora anche, e finalmente, nell’ordinamento giuridico. Il paesaggio agrario mostra come l’azione millenaria dell’uomo abbia modellato il territorio e al contempo abbia risentito della morfologia di esso, diventando un elemento identitario del territorio stesso.
Il paesaggio agrario è quindi un osservatorio privilegiato delle politiche paesaggistiche attuali, di cui denota limiti e potenzialità. Il regime di tipo vincolistico plasmato dal legislatore vale come presidio per la tutela del territorio, ma può anche ostacolare gli usi agricoli e le trasformazioni per finalità economiche proprie del settore agricolo.
Il volume sostiene dunque la necessità di non fermarsi alla logica del vincolo e di cercare strumenti idonei a forgiare l'immagine di un'agricoltura che sia al contempo produttiva di cibo e custode attiva del paesaggio. Il volume si prefigge di indagare queste tematiche attraverso, da un lato, l'analisi delle peculiarità del paesaggio agrario e dell'incidenza del regime del vincolo paesaggistico sull'esercizio delle attività agricole, condotta da Nicoletta Ferrucci; dall'altro, la disamina, affidata a Marco Brocca, dell'assetto delle competenze amministrative e del ruolo dei privati nella gestione del paesaggio, da cui discende la ricerca di approcci e forme di gestione che si prospettano come opzioni complementari o alternative al vincolo, mirate a realizzare un efficace bilanciamento dell'interesse alla conservazione dei valori paesaggistici del territorio con la tutela delle esigenze alimentari e degli interessi economici espressi dall'agricoltura.