Ricercatori, tecnici, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni da tutta Italia si sono riuniti a Pisa per presentare e discutere i recenti risultati della sperimentazione scientifica e le tendenze della filiera olivicola-olearia.
L’occasione nasce dal IV Convegno Nazionale dell’Olivo e dell’Olio organizzato dall’Università di Pisa e dalla Scuola Superiore Sant’Anna, nell’ambito del gruppo di lavoro della Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana (Soi) presso l’aula magna del Polo Piagge dell’Università di Pisa dal 18 al 20 ottobre 2017. L’Accademia dei Georgofili, la Regione Toscana e l’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio hanno patrocinato l’evento.
Dopo i saluti inaugurali di Marco Gesi, pro-Rettore ai Rapporti con il Territorio dell’Università di Pisa, di Emanuele Rossi, vice-Rettore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (Sssup), di Marco Remaschi, Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, di Alberto Pardossi, Direttore del DISAAA-a, di Massimo Tagliavini, Presidente Generale della Società dell’Ortoflorofrutticoltura italiana (SOI), Riccardo Gucci e Luca Sebastiani, organizzatori del convegno, hanno aperto le sessioni scientifiche introducendo la relazione ad invito sul genoma dell’olivo da parte di Eddo Rugini, Università della Tuscia. Nel pomeriggio della prima giornata di lavori si è svolta una sessione tecnica, aperta al pubblico, che ha visto la partecipazione di oltre 140 persone, che hanno seguito con estremo interesse le relazioni su temi di attualità per la filiera. Donato Boscia del Cnr di Bari ha presentato la situazione attuale dell’epidemia da Xylella fastidiosa in Puglia, aggiornando sulle indagini riguardanti la tolleranza di varietà pugliesi e italiane alla batteriosi. A seguire Ruggero Petacchi (Sssup) ha illustrato le correnti strategie di lotta contro la mosca delle olive e altri rilevanti fitofagi dell’olivo. Alcune nuove tipologie di impianto per il rilancio dell’olivicoltura italiana sono state presentate da Tiziano Caruso, Università di Palermo, sulla base delle sue sperimentazioni di oltre un decennio su varietà autoctone siciliane. Per quanto riguarda le misure che il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha sviluppato, Alessandra Gentile, Università di Catania, ha fatto il punto sui progetti già iniziati e quelli in procinto di essere varati nell’ambito del Piano Olivicolo Nazionale. Su scala regionale, Gennaro Giliberti, dirigente della Regione Toscana, ha mostrato gli obiettivi e i contenuti del Piano di Sviluppo Rurale e dei Progetti Integrati di Filiera in Toscana. A chiusura dei lavori, Mauro Meloni, Consorzio Extravergine di Qualità, ha inquadrato le tendenze di mercato in Italia e all’estero e le sfide che gli scenari internazionali pongono all’olivicoltura nazionale.
Il convegno ha previsto delle visite tecniche a importanti realtà toscane. E’ stata, infatti, effettuata una visita ad un vivaio di Pescia dopo un saluto da parte del CORIPRO presso la sala contrattazione del Mercato dei Fiori. Nel corso della visita sono state illustrate le varie tecniche di propagazione e di allevamento di piante certificate di olivo. La successiva tappa è stata presso il frantoio degli Olivicoltori Toscani Associati (Ota) di Scandicci (Fi), che insieme a un punto vendita e all’Agriosteria promuovono e commercializzano l’olio e altri prodotti dei soci della cooperativa. Negli anni ha anche sviluppato un’importante attività di filiera corta su base cooperativa che non riguarda solo l’olio, ma anche la gestione dei sottoprodotti del frantoio. Infatti, il nocciolino viene in parte riutilizzato internamente, provvedendo a circa il 50% del fabbisogno di riscaldamento della struttura, mentre la sansa viene conferita a un biodigestore per la produzione di biogas. In tal modo oltre a vantaggi di natura ambientale si è ottenuto anche un aumento di fatturato dovuto alla vendita dei sottoprodotti.
Al termine della giornata di visite tecniche sono stati proposti banchi di assaggio presso gli Arsenali Repubblicani di Pisa, con oli di eccellenza toscani e, grazie all’ausilio di assaggiatori professionisti, i convegnisti hanno potuto fare delle degustazioni preliminari sugli oli toscani della campagna 2017/18.
In definitiva, quello del Convegno è stato un importante momento di incontro, che ha consentito lo scambio di conoscenze e il confronto tra la comunità scientifica e il mondo produttivo. Durante il convegno è stato anche eletto Luca Sebastiani (Sssup) come presidente del gruppo di lavoro “Olivo ed Olio” della SOI, che guiderà fino al prossimo appuntamento.
Il V Convegno olivicolo verrà organizzato in Sardegna, dall’Università di Sassari, nel 2020.