Nel programma delle iniziative per celebrare il Centenario dell’Università di Firenze, l’Accademia dei Georgofili porterà il proprio contributo con una Giornata di Studio dal titolo L’istruzione agraria a Firenze: sperimentazione, innovazione, cultura (Accademia dei Georgofili, lunedì 20 maggio ore 15). Fin dalle origini dell’Accademia la circolazione delle conoscenze e l’istruzione rappresentano una delle costanti dell’attività dei Georgofili. Dopo la pionieristica iniziativa di Cosimo Ridolfi a Meleto, negli anni Sessanta del XIX secolo Firenze vedeva nascere due importanti luoghi della formazione nei principali settori del mondo rurale: l’Istituto agrario delle Cascine e l’Istituto Forestale di Vallombrosa. Negli anni Ottanta, con i primi regolamenti dell’Italia unita, la formazione si base fu arricchita da nuove scuole, come l’Istituto Cavalcanti a Signa e quello realizzato da Napoleone Passerini a Scandicci, dotato anche di una antesignana stazione meteorologica. Sebbene nati da iniziative di valenti Georgofili, la sede accademica rappresentava la casa comune entro cui assicurare la circolazione di idee, il confronto e anche l’aggiornamento di sperimentazioni eseguite nei rispettivi campi sperimentali. L’arte dell’agricoltura si declinava infatti nella complementare interazione tra teoria e pratica, così come era stata ideata dal Ridolfi. Vale aggiungere che la nascita proprio a Firenze dell’Istituto Agricolo Coloniale (1903) fu motivata dai promotori proprio in virtù della presenza della più antica Accademia di agricoltura e di altre istituzioni scolastiche.
Ricordare questa storia rappresenta innanzitutto un doveroso tributo ai Georgofili e alla Facoltà fiorentina, che per molti anni è stata sede di specifici corsi di laurea unici nel panorama delle università italiane, come il corso di laurea in Scienze Forestali e quello in Scienze Agrarie Tropicali e Subtropicali. Ma tale tradizione rappresenta anche un unicum di grande valore per la città di Firenze, che può vantare la presenza di storiche istituzioni, detentrici di importanti patrimoni storico documentari e di un portato di saperi e metodi di studio che ancora oggi continuano a svolgere un importate ruolo di aggiornate trattazioni. Oltre all’Accademia dei Georgofili si ricordano l’Osservatorio Ximeniano, la Società Toscana di Orticoltura, l’Accademia Nazionale di Scienze Forestali, il Gabinetto Vieusseux, l’Accademia “La Colombaria”, il Museo Galileo e la Fondazione Scienza e Tecnica, che di recente hanno costituito una “Rete della Cultura Scientifica” con l’intento di promuovere questa dimensione storica e culturale, di grande rilevanza anche per l’attualità.
I legami tra l’Accademia dei Georgofili e l’Ateneo fiorentino sono tuttavia arricchiti da un altro aspetto. Quasi trent’anni del Centenario che oggi celebriamo sono stati coperti da Rettori Georgofili, ovvero Arrigo Serpieri, Franco Scaramuzzi e Augusto Marinelli. Si tratta di tre rettorati che coincidono con tre epoche di svolta dell’Ateneo e delle università italiane, dalla fondazione al passaggio a un’università di massa, fino all’impatto delle riforme sull’autonomia degli atenei. Si tratta di mutamenti epocali nei quali sono stati operate scelte importanti, legate tra l’altro allo sviluppo urbanistico, all’adeguamento delle strutture dell’Ateneo, all’equilibrio tra gestione finanziaria e investimenti.
Gli interventi previsti nella Giornata di Studio, offriranno la possibilità di ripercorre questa storia e di offrire punti di riflessione di fronte alle nuove sfide che abbiamo davanti guardando al futuro della formazione e della ricerca.
Allegato programma della Giornata di Studio: 20 maggio 2024.pdf