Prezzi in picchiata per la frutta estiva, in particolare per le pesche e le nettarine: una situazione particolarmente preoccupante perché l'Italia è il primo produttore mondiale di nettarine e il secondo di pesche dopo la Cina. A lanciare l’allarme è Confagricoltura, che registra un generalizzato calo delle quotazioni della frutta estiva, sia su base settimanale, sia rispetto lo scorso anno. Nella settimana compresa tra il 20 e il 26 giugno i prezzi delle nettarine sono scesi del 14,06% rispetto alla settimana precedente (a sua volta in perdita del 10,96%), quelli delle pesche del 14,29% (-10,94 sulla precedente), dei meloni del 5,13% (-12,2% sulla precedente), delle albicocche del 18,75% (-25,26% sulla precedente), delle ciliegie del 18,24% (-8,57% sulla precedente). La discesa dei prezzi di nettarine e pesche, secondo l’associazione, sarebbe dovuta ad un “ingolfamento di mercato” causato dal ritardo di maturazione del prodotto nel sud Italia, da un anticipo nella raccolta nel nord e dall’abbondante offerta di prodotti provenienti dall’estero, in particolare dalla Spagna. Ad aggravare la situazione, il calo delle esportazioni dovuto alla “psicosi” E.Coli, soprattutto verso la Germania, maggior importatore di frutta italiana. Per questo, e per ovviare alla diminuzione generale dei consumi di ortofrutta, l’associazione ha richiesto un prolungamento delle misure di sostegno al comparto per tutto il mese di luglio e l’ampliamento della gamma dei prodotti che stanno risentendo maggiormente della crisi.
da Corriere Ortofrutticolo, 5 luglio 2011 – foto: www.morguefile.com