Lo studio di sequenze climatiche mostra che la temperatura media del pianeta si sta alzando; il fenomeno non è privo di conseguenze, poiché innesca una serie di eventi a cascata talora anche di notevole portata. Se un riscaldamento globale e lento ha avuto luogo tra la fine del XIX secolo e il 1975, dopo il 2000 questo fenomeno si è molto accentuato. L’American Centre For Progress ha classificato i danni che subirà il vino dovuti al riscaldamento: si raggiungeranno alte concentrazioni zuccherine prima ancora della comparsa di precursori aromatici e ciò porrà i viticoltori di fronte ad una scelta: vendemmiare tardi ottenendo vini ad elevata gradazione alcolica, o precocemente con perdita di aromi; entrambe le soluzioni saranno comunque dannose per la qualità finale del vino.
Il problema delle eccessive gradazioni alcoliche dei vini esiste, ma per questo si pensa solo ad una soluzione tecnologica in cantina.
Nel 2010 è stata avviata una sperimentazione per studiare gli effetti causati dall’installazione di pannelli fotovoltaici soprachioma in vigneto e quindi di determinare l’influenza dell’ombreggiamento sulle caratteristiche produttive e qualitative della vite. Nell’Azienda del Centro Sperimentale per la Vitivinicoltura della Provincia di Verona, in collaborazione con l’Università di Verona, la Regione Veneto e SVOLTA s.r.l., sono stati collocati pannelli fotovoltaici soprachioma per una superficie di 60 m2 su piante di vite della varietà Corvina allevate a pergola doppia concatenata. L’obiettivo della prova è evidentemente duplice: determinare un abbassamento dell’efficienza fotosintetica delle piante di vite per ottenere vini a moderato tasso alcolico e produrre energia elettrica a servizio dell’azienda.
I primi risultati inducono a ritenere che non sussistano influenze negative determinate dall’installazione soprachioma di pannelli fotovoltaici.