ALLARME PER IL DEGRADO DEL SUOLO

Dagli esperti più qualificati un appello al Presidente Monti

  • 29 February 2012
Pubblichiamo di seguito il testo della accorata lettera a Mario Monti, che è stata sottoscritta da numerosi studiosi ed esperti del settore: primo firmatario Fabio Terribile, Presidente Società Italiana di Pedologia.

Signor Presidente,
il degrado ed il consumo del suolo hanno raggiunto livelli drammatici con cui la nostra comunità nazionale e la stessa Unione Europea devono fare i conti.
Questa lettera è un grido di allarme lanciato da scienziati ed esperti di suolo agrario e forestale che assistono impotenti ad un costante degrado e ad una perdita irreversibile e transgenerazionale di una risorsa ambientale fragile ed essenzialmente non rinnovabile. Risorsa al contempo assolutamente preziosa per il benessere sociale, ambientale ed economico del nostro Paese.
Il suolo produce beni e servizi non sostituibili: è risorsa fondamentale per la vita sulla Terra, è il supporto alla produzione agraria e forestale fornendo cibo, biomasse e materie prime, è riserva di patrimonio genetico, filtra e conserva l’acqua delle precipitazioni, è custode della memoria storica, nonché elemento essenziale del paesaggio. È il principale deposito di carbonio delle terre emerse. Nella società italiana l’importanza del suolo è poco percepita ed esso è sottoposto a pressioni ambientali crescenti determinate, e talvolta acuite, da uno sviluppo urbano non più sostenibile, da pratiche agricole e forestali inadeguate, da attività industriali. Tutto ciò sta degradando continuativamente, e spesso in maniera irreversibile, le insostituibili funzioni produttive ed ambientali del suolo. Il censimento ISTAT indica che dal 2000 al 2010 si sono persi oltre 300.000 ettari di superfici agricole. Riteniamo che l’attuale tasso di consumo e di degrado dei suoli determini conseguenze economiche gravissime per le nostre generazioni e ancora di più per quelle future.
Signor Presidente, ogni anno il degrado del suolo costa almeno 80 euro a ciascun abitante dell’Unione Europea. A livello comunitario, i costi annui per la società, quando quantificabili, ammontano a 3 miliardi di euro (fino a 6) per declino della materia organica, a 2 miliardi (fino a 17!) per contaminazione, a 1 miliardo (fino a 14!) per erosione, a circa 0,3 miliardi per salinizzazione. Per frane, compattazione, riduzione della  biodiversità,impermeabilizzazione e consumo di suolo da urbanizzazione non sono disponibili stime attendibili, ma risulta evidente come i costi siano altissimi.
Stimato Presidente, noi riteniamo che sia imperativo intervenire urgentemente per proteggere i suoli del nostro Paese. In Italia, dove il suolo è normato quasi esclusivamente per gli aspetti di difesa idrogeologica, solo alcuni anni fa si è iniziato a discutere di normative senza raggiungere, fino ad oggi, alcun risultato concreto. Noi ci rivolgiamo a Lei perché si faccia promotore e garante di un’iniziativa parlamentare per varare una Legge Quadro sul Suolo. Ciò consentirebbe di implementare i contenuti della Strategia Tematica del Suolo dell’Unione Europea, garantendo le funzioni sociali, economiche ed ambientali del suolo, salvaguardandolo come risorsa per le generazioni future.

(Foto: universy.it)