La sicurezza alimentare, intesa come capacità di soddisfare il fabbisogno energetico della popolazione mondiale, è strettamente legata alla disponibilità di acqua. In media, secondo la FAO, occorrono da 1.000 a 2.000 litri d'acqua per produrre un chilo di grano, e da 13.000 a 15.000 litri per ottenere la stessa quantità di carne. Considerando l'acqua virtualmente contenuta nelle derrate alimentari di cui ci si nutre, una persona consuma mediamente 2.000 litri di acqua al giorno, circa mille volte il fabbisogno pro capite giornaliero di acqua potabile.
Nel territorio dell’Unione Europea il 30% circa dell’acqua complessivamente disponibile è utilizzata a fini agricoli. Tale quota aumenta significativamente per i Paesi dell’Europa meridionale e, in particolare, per l’Italia che utilizza circa il 60% dell’acqua dolce per scopi irrigui e di allevamento.
A fronte di una necessità crescente di acqua, le quantità effettivamente disponibili per uso agricolo sono in diminuzione a causa dei cambiamenti climatici, di una cattiva gestione delle risorse idriche e del territorio e di molteplici altre concause.
A questo proposito è stata organizzata per martedì 18 giugno 2013, alle ore 15, presso l’Accademia dei Georgofili, una giornata di studio in cui esperti del settore discuteranno delle possibilità offerte dalla ricerca in agricoltura, anche in considerazione della stretta relazione esistente tra piante, suolo e microrganismi benefici e fitopatogeni, per affrontare con successo l’aumento della domanda idrica a fronte di una disponibilità declinante.
Interverranno: Gianni Salvadori (Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana), Michele Stanca Presidente UNASA (Unione Nazionale delle Accademie per le Scienze Applicate allo Sviluppo dell’Agricoltura, alla Sicurezza Alimentare ed alla Tutela Ambientale), Pietro Laureano (Consulente Unesco per le zone aride, la civiltà islamica e gli ecosistemi in pericolo) ed alcuni studiosi dell’Università di Firenze: Stefano Mancuso, Elisa Masi, Giacomo Pietramellara, Luigia Pazzagli, e Salvatore Moricca.