Alcuni frutteti non riescono a produrre grandi raccolti per mancanza di una sufficiente impollinazione. Per questo oggi si allevano particolari api solitarie, appartenenti a una specie selvatica, attiva all'inizio della primavera e spesso legata all'impollinazione di alberi da frutto e arbusti. Non vivono in un alveare, non producono miele, ma hanno un potere di impollinazione molto elevato.
Il loro contributo è quello di "dominare un ciclo naturale, non cambiare nulla e rispettare la natura”. Si introducono queste api alle prime fioriture, in modo che l'impollinazione venga eseguita al meglio. Sempre più agricoltori iniziano a orientarsi verso questa soluzione. Quest'anno, la start up che alleva queste api sta operando su circa 600 ettari, nel Rodano-Alpi e nel Sud-Ovest.
Per Gilles Lanio, presidente dell'UNAF (Federazione degli apicoltori) "può essere una soluzione, laddove la natura non è più in grado di essere autosufficiente".
dal Quotidiano "Le Figaro" in Rassegna della stampa estera Agrapress n. 1256, 21/6/2018