Con l’arrivo dell’autunno si teme una nuova fiammata dei prezzi delle materie agricole sul mercato globale. Il Centro Studi di Confagricoltura ha stimato che ogni aumento di un dollaro delle quotazioni cerealicole determina un maggior costo di 235 milioni di euro in più sugli scambi mondiali annui, di cui 107 milioni per il solo frumento. Con il balzo delle quotazioni internazionali, pari a circa 75 dollari registrato tra giugno e agosto sul mercato di Chicago, gli scambi a livello mondiale di frumento aumenterebbero in valore di oltre 8 miliardi di euro su base annua.
Una situazione esplosiva. Quale il rischio? L’alta volatilità delle quotazioni non giova ai mercati e minaccia la redditività delle imprese agricole. Il tutto anche con possibili conseguenze a medio termine sul carovita e sulla fiducia dei consumatori, già provati dalle tensioni inflazionistiche: per ogni punto percentuale di aumento dei prezzi de beni alimentari si stima infatti un maggior costo di oltre 2 miliardi di euro tra consumi domestici ed extradomestici.
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Mondo Agricolo, settembre 2012