Una mostra su cartografia e geografia dai Lorena ai Savoia

di Andrea Cantile
  • 25 November 2015
Il 6 novembre scorso, all’Istituto Geografico Militare di Firenze, è stata inaugurata la mostra dal titolo “Firenze e la cultura dell’utile. Cartografia e geografia dai Lorena ai Savoia”. L’esposizione, organizzata nell’ambito delle celebrazioni del “150° Anniversario di Firenze capitale d’Italia”, si prefigge di mostrare come la tradizionale attenzione verso i problemi territoriali, sviluppati dall’epoca lorenese alla nascita del Regno d’Italia, abbia generato in Firenze un luogo di eccellenza nel campo degli studi geografici e cartografici, con preziosi contributi offerti da studiosi di chiara fama e da importanti istituzioni, come l’Accademia dei Georgofili, l’Osservatorio Ximeniano, l’Istituto Geografico Militare e l’Istituto di Studi Superiori.
Particolare attenzione è dedicata a quei documenti in grado di fare emergere le basi tecnico-scientifiche e culturali su cui si è fondata in Firenze la cultura delle scienze del territorio. Da quest’ultima derivarono infatti notevoli impulsi all’elaborazione di politiche e strategie statali e private, tese alla modernizzazione delle organizzazioni territoriali (con speciale riguardo per lo sviluppo dell’agricoltura, dell’industria e del commercio, per il risanamento ambientale e per l’adeguamento delle vie di comunicazione). 
La selezione di documenti e di testi esposti in mostra pone in evidenza il contributo offerto alla geografia e alla cartografia, da parte di tanti scienziati e studiosi del tardo Settecento e del primo Ottocento e di quelli riuniti intorno a Giovan Pietro Vieusseux e alle sue riviste “Antologia” e “Giornale Agrario Toscano” che, nel 1825, arrivarono a fondare la Società Toscana di Geografia, Statistica e Storia Naturale Patria; mentre, per gli anni di Firenze capitale d’Italia, viene dato risalto alla costituzione della prima associazione scientifica nazionale del settore, la Società Geografica Italiana (1867), all’arrivo in città dell’ente cartografico statale, già operante con la denominazione di Ufficio Tecnico del Corpo di Stato Maggiore dell’Esercito dal 1861, a Torino, e alla sua trasformazione in Istituto Topografico Militare (1872) e poi in Istituto Geografico Militare (1882), e ancora, nel 1894-95, alla fondazione della Società di Studi Geografici e della “Rivista Geografica Italiana”.
Le mappe dell’Archivio Nazionale di Praga presenti in mostra sono state riprodotte nell’ambito del Progetto “Imago Tusciae. Catalogo digitale della cartografia storica toscana” (responsabile prof.ssa Anna Guarducci), finanziato dall’Università degli Studi di Siena e dalla Regione Toscana e consultabile in: www.imagotusciae.it.
La mostra è visitabile gratuitamente, tutti i giorni, dalle 9 alle 13, in via Cesare Battisti 10.


A cartography and geography exhibition, from the Lorraines to the Savoys
The exhibition entitled “Florence and the culture of profit. Cartography and geography ranging from the Lorraines to the Savoys” opened 6 November at the Military Geographical Institute in Florence. Organized as part of the celebrations for “the 150th anniversary of Florence as Italy’s capital”, the exhibition is intended to show how the traditional focus on regional problems, which developed from the Lorraine period up to the birth of the Kingdom of Italy, made Florence a hub for geographical and cartographic studies, with valuable contributions by famous scholars  and such important institutions as the Georgofili Academy, the Ximenian Observatory, the Military Geographical Institute and the Institute of Advanced Studies. The exhibition can be visited free of charge daily from 9 a.m. to 1 p.m. at Via Cesare Battisti, 10.