Grazie alle ricerche dell'Istituto per i processi chimico-fisici (Ipcf) del Cnr di Pisa, da oggi l'extravergine ha una vera e propria carta d'identità, con proprietà e finalità del tutto simili al documento che identifica le persone fisiche. Come quest'ultimo, raccoglie dati sensibili, oltre a quelli ‘anagrafici': produttore, luogo di origine, caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche. Risultato di un'analisi calorimetrica, una vera e propria ‘fotografia' dell'olio. "Attraverso una serie di riscaldamenti e raffreddamenti si produce una curva caratteristica e specifica che ‘fotografa' in modo univoco e inalterabile il campione analizzato", spiega Elpidio Tombari, dell'Ipcf-Cnr. "Associando questa fotografia alle informazioni di produzione e di origine, il documento permette di riconoscere senza margine di errore l'olio, con le sue qualità e provenienza geografica, attestando la conformità all'originale lungo tutta la filiera di lavorazione: dall'imbottigliamento alla distribuzione". Il tutto viene raccolto e archiviato in una banca dati consultabile in rete.
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Almanacco della Scienza CNR n° 7, 20/04/2011