La Svezia inaugura una nuova frontiera dell’agricoltura con la costruzione di “grattacieli serra”. Il nuovo sistema di “agricoltura urbana” riduce drasticamente la superficie di terreno occupato e non ha bisogno di terra rendendo la coltivazione più economica, sostenibile ed in grado di soddisfare la crescente domanda di una popolazione mondiale sempre più urbanizzata a scapito delle terre coltivabili.
Si stima che entro il 2050 - con circa due miliardi di individui in più rispetto ad oggi - oltre l’80% della popolazione mondiale risiederà nei centri urbani. Una crescita notevole che suscita non poche preoccupazioni anche dal punto di vista alimentare. Secondo la Fao, infatti, «entro il 2020 sarà disponibile solo la metà dei terreni arabili procapite che c’erano nel 1960»; area che si dimezzerà ancora entro il 2050 se non migliorerà la qualità del suolo e del suo sfruttamento.
Nel Paese Scandinavo, a Linkoping, una società sta costruendo una struttura di 54 metri di altezza che riduce al minimo la necessità per le coltivazioni di energia, acqua e fertilizzanti chimici. Anche l’impatto ambientale è molto basso in quanto i prodotti vengono consegnati direttamente ai consumatori in città con costi di trasporto ridotti al minimo.
Entro il 2014 l’edificio dal design avveniristico, obliquo per meglio assorbire la luce solare, dovrebbe essere in grado di produrre una vasta gamma di verdure a foglia verde, tra cui insalata, spinaci, sedano bianco e senape.
Il concetto di base è semplice e accattivante: «verdure fresche consegnate direttamente ai consumatori in città ad un prezzo ragionevole». Oltre a questa struttura in Svezia, ci sono molti i progetti di questo tipo nel mondo.
Da: Notiziario A.S.A. n°270 del 7/01/2013