Negli ultimi anni, in diverse parti del mondo, la popolazione ha subìto gli effetti delle nubi di fumo causate da incendi forestali. Negli Stati Uniti, la legislazione riguardante questo aspetto della qualità dell’aria tratta in modo distinto la pratica dei fuochi prescritti e gli incendi forestali accidentali. Considerando i cambiamenti climatici in atto, ci si può domandare se sempre più l’estate, stagione nella quale gli incendi si verificano più frequentemente, sarà caratterizzata dalla presenza di fumo nell’atmosfera. In questa previsione, è evidentemente opportuno pensare, anche per l’Italia e l’Europa, ad una normativa che indirizzi il monitoraggio della qualità dell’aria, nell’ottica del regime di incendi e della conseguente diffusione del fumo, nocivo per la salute e per l’ambiente.
Di questo ha parlato il dott. Allen Riebau della South Technical Pty. – Western Australia, in un seminario dal titolo Fire smoke and air quality management and research: common perception and conseguent directives in United States Federal Agencies, svolto presso l’Accademia dei Georgofili. Ha concluso la manifestazione un intervento del Dott. Davide Travaglini su: Analisi delle emissioni durante un intervento antincendio: lo stato della ricerca in Italia.