Alle ore 10.15 Tenuta di Cesa - Marciano della Chiana
Primi risultati del Progetto nazionale MiSoTaKy (
Miglioramento della sostenibilità e della qualità del tabacco Kentucky per la produzione di sigari)
Come evidenziato in occasione della presentazione del progetto, tenutasi a Firenze il 27 giugno 2017 presso l’Accademia dei Georgofili, la fine del regime di sostegno alle coltivazioni tabacchicole non ha condizionato l’interesse per il tabacco Kentucky. Questo risultato lo si deve anche all’impegno delle aziende agricole che hanno assicurato una produzione rispondente alle esigenze manifatturiere.
L’evoluzione della domanda, conseguente ai mutamenti di gusto dei consumatori, ha modificato gradualmente il settore manifatturiero che, grazie alla filiera corta, ha trasmesso le necessarie indicazioni alla produzione agricola. Un ruolo non secondario nell’evoluzione della domanda è svolto inoltre dalla normativa sui prodotti da fumo sia nazionale che comunitaria. Obiettivi generali del progetto MySoTaKy sono: la razionalizzazione della coltura, la riduzione dell’impatto ambientale e degli input chimici di sintesi. La ricerca in campo tabacchicolo deve puntare a far sì che la qualità del prodotto sia conforme agli standard merceologici richiesti, tenendo parimenti in considerazione il contesto ambientale e sociale sul quale ricade l’attività produttiva.
Il progetto MiSoTaKy, coordinato dal CREA, cerca pertanto di rispondere alle mutate esigenze della componente agricola della filiera del tabacco, attraverso un piano triennale di ricerca e sperimentazione che, finanziato al momento solo per il primo anno, ha dimostrato che l’approccio agroecologico può essere applicato con efficienza anche al tabacco Kentucky che erroneamente è stata considerata da sempre una coltura ad alto input. Il progetto, in sintesi, ha cercato di applicare i principi dell’agroecologia e contemporaneamente di dare alternative nell’utilizzo della risorsa idrica e nell’uso di fitofarmaci.
Alla fine del primo periodo di attività, è stato ritenuto opportuno presentare, in una delle principali aree di produzione, i primi risultati del progetto. I soggetti coinvolti auspicano di poter dare continuità al progetto, in quanto il suo approccio innovativo è stato riconosciuto anche durante il “XLVII Convegno della Società Italiana di Agronomia”, tenutosi recentemente a Marsala.
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