La riproduzione è la fase della vita che assicura la continuità e l’evoluzione delle specie i cui componenti in tal modo si adattano alle mutevoli condizioni ambientali. In molti Insetti la riproduzione avviene per partenogenesi da parte delle femmine vergini senza l’intervento del sesso maschile che spesso manca o è molto raro. Tale modalità può essere costante, ciclica o accidentale e presenta il vantaggio di consentire la colonizzazione di nuovi ambienti anche da parte di una singola femmina. In diverse Cocciniglie la riproduzione verginale è costante, mentre in molti Afidi è ciclica. Dalle uova non fecondate dell’Ape regina, nascono maschi aploidi, mentre da quelle fecondate femmine diploidi, potenziali operaie o regine; tale fenomeno è presente anche in altri Imenotteri. Relativamente poche sono le specie ermafrodite autosufficienti i cui individui, di aspetto femminile, presentano entrambe le gonadi funzionanti; la Cocciniglia australiana Peryceria purchasi Maskell, 1879) feconda le proprie uova con i suoi stessi spermatozoi. La stragrande maggioranza delle specie note di insetti hanno sessi separati e gli adulti presentano generalmente differenze che riguardano oltre alle gonadi e alle armature connesse, anche i caratteri sessuali secondari determinati da ormoni. Il dimorfismo può riguardare soprattutto la forma e il colore del corpo. In alcuni Lepidotteri quando nell’uovo penetrano due spermatozoi uno dei quali feconda il pronucleo e l’altro il secondo globulo polare daranno origine rispettivamente alla metà maschile e a quella femminile dell’individuo ginandromorfo che presenterà in metà corpo caratteri maschili e nell’altra metà caratteri femminili. Gli adulti delle specie gonocoriche, si accoppiano con modalità varie, dopo più o meno complesse fasi di attrazione e corteggiamento durante le quali emettono feromoni sessuali e afrodisiaci, ovvero segnali acustici o luminosi, e in alcune specie offerte di cibo. I maschi della Cimice Stilbocoris natalensis (Distant, 1918) offrono alle femmine semi di Ficus. Nei Ditteri Empidi, l’accoppiamento è preceduto dal “rituale della danza e del dono” durante il quale i due sessi formano sciami e i maschi dopo aver catturato al volo piccoli moscerini li avvolgono in un bozzolo di seta da loro secreta e li offrono come dono nuziale alle femmine con le quali si appartano. Di norma gli eterocromosomi che determinano il sesso del nascituro, sono presenti nel maschio definito sesso eterogamico, mentre nei Tricotteri e nei Lepidotteri le femmine sono eterogamiche. I maschi di molte specie poligame cercano in vario modo di assicurare ai loro spermatozoi la possibilità di fecondare le uova. Quelli della comune Musca domestica Linnaeus, 1758 e di altri Ditteri, durante l’accoppiamento, trasferiscono alle femmine sostanze proteiche deterrenti che le inducono a rifiutare altri partner. I maschi dei Lepidotteri Ninfalidi durante l’accoppiamento secernono una sostanza fluida che solidificando forma una sorta di membrana sull’apertura genitale femminile che ostacola altri accoppiamenti. Quelli dei Lepidotteri Eliconidi durante l’accoppiamento impregnano l’addome della femmina con sostanze ad azione antiafrodisiaca che respingono altri maschi. Peculiari sono le modalità di accoppiamento delle comuni Cimici dei letti Cimex lectularius Latreille, 1802) le cui femmine hanno l’apertura di copula sul lato destro dell’addome alla quale segue internamente una tasca che accoglie gli spermatozoi; i quali in parte verranno digeriti e in parte riversati nell’emolinfa vicino agli ovari dove feconderanno le uova mature. Un accoppiamento traumatico è quello degli Strepsitteri i cui maschi alati, dopo aver forato il tegumento delle femmine attere in un punto qualsiasi del corpo, iniettano all’interno gli spermatozoi. Altrettanto traumatico, ma a opera delle femmine, è l’accoppiamento degli Psocotteri cavernicoli brasiliani del genere Neotrogla Lienhard, 2010. Nelle femmine è presente un organo simile a un pene, chiamato ginosoma, munito di spine. La femmina va alla ricerca del timido maschio, lo monta e penetra da dietro l’apertura genitale. Il suo ginosoma si gonfia e le spine bloccano il maschio per tutta la durata dell’amplesso che va da 40 a 70 ore, nel corso delle quali con l’armatura preleva lo sperma e il liquido seminale ricco di sostanze nutritive che trasferirà nel suo corpo e utilizzerà rispettivamente per fecondare le uova e per alimentarsi.
Foto: Adulto di Cimice dei letti