Olivicoltura superintensiva in Calabria: si può?


Ore 15:00

Dipartimento di Agraria
Università “Mediterranea” di Reggio Calabria


Seminario
Olivicoltura superintensiva in Calabria: si può?




PROGRAMMA (pdf)


Negli ultimi anni, rapide e profonde trasformazioni
hanno caratterizzato l’olivicoltura mondiale. Tali spinte
innovative, inserite in un quadro di risorse comunitarie
tendenzialmente decrescenti, stanno progressivamente
cambiando il volto dei tradizionali scenari olivicoli, con
l’affermarsi di una più moderna olivicoltura specializzata
e meccanizzata, nella quale diventa centrale il tema
dell’efficacia delle risorse impiegate e della riduzione dei
costi di produzione.
Consapevoli di queste realtà, dobbiamo
responsabilmente valutare se la nostra millenaria
olivicoltura mediterranea sia oggi del tutto all’altezza
dei tempi, considerata la sua grande eterogeneità che
la caratterizza, dovuta a molteplici ragioni storiche,
ambientali, genetiche e culturali.
Una possibile scommessa per i nostri territori, è
costituita dall’innovazione incentrata su un sistema di
coltivazione denominato superintensivo, caratterizzato da
un’elevata densità d’impianto (fino a 2000 ed oltre piante/
ha) il cui vantaggio principale consiste nell’elevata efficienza
della raccolta meccanica realizzata in continuo, mediante
l’impiego di macchine scavallatrici, utilizzate da tempo e
con eccellenti risultati nella raccolta dell’uva, modificate al
fine di renderle adatte anche alla raccolta delle olive.
Questo modello di coltivazione sta tuttavia determinando
una “rivoluzione globale delle tecniche di coltivazione
dell’olivo” in quanto, soprattutto alcune di queste, come le
densità di piantagione, la forma di allevamento e la raccolta
delle drupe, hanno subìto profonde innovazioni.
Ma tale modello può essere utilizzato con successo
anche in Calabria? Quali solo le opportunità che esso
offre, ma soprattutto, siamo ancora in tempo per coglierle?
Questi sono gli interrogativi ai quali la Sezione Sud-Ovest
dell’Accademia dei Georgofili, con Italia Olivicola, Prim’Olio,
oltre che con il Dipartimento di Agraria, intende iniziare a
rispondere con il presente seminario.