Non solo Alpi: gli attacchi di bostrico tipografo negli Appennini

di Pio Federico Roversi, Paolo Toccafondi, Leonardo Marianelli
  • 15 January 2025

Il Bostrico tipografo dell’Abete rosso, Ips typographus L. Coleottero Scolitide, è considerato uno degli insetti di interesse forestale più importanti in Europa per il suo ruolo nella dinamica degli ecosistemi forestali e la capacità di causare estese infestazioni con disseccamento di interi boschi di Picea abies Karst.
Le formazioni forestali e le particelle sperimentali di Abete rosso realizzate negli anni passati sull’Appennino con semi raccolti sulle Alpi o in Peccete del Centro Europa, come i Boschi dell’Abetone nell’Appennino settentrionale e gli impianti dislocati nella dorsale Appenninica centro-meridionale, stanno subendo l’azione di vari fattori avversi, legati in particolare ai cambiamenti climatici in atto e ad eventi meteorici estremi, che hanno determinato stress idrici e, a seguito di fenomeni di particolare intensità, determinato stroncature di cime e schianti di molte piante.
La grande quantità di piante atterrate o stroncate e le situazioni di generale indebolimento dei soprassuoli hanno favorito anche in queste aree lo sviluppo di attacchi di Insetti che si sviluppano scavando gallerie sotto le cortecce provocando repentini disseccamenti delle piante colonizzate e diffusione a macchia d’olio di estese morie, come il Bostrico tipografo.
Esempi chiarificatori di quanto anche le formazioni forestali appenniniche stiano subendo la pressione crescente di tali fattori biotici di aggressione sono rappresentati dai vasti fenomeni di disseccamento che stanno colpendo i Boschi di Abete rosso del Complesso Forestale della “Riserva Naturale Biogenetica Abetone” gestita dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità Pistoia e del Patrimonio Forestale Regionale dell’Appennino Pistoiese gestito dall’Unione dei Comuni Montani, dove da alcuni anni sono in atto programmi di intervento con mezzi biotecnici a basso impatto ambientale finalizzati in particolare a salvaguardare la Riserva Naturale Orientata e Biogenetica di Campolino dove vegeta il nucleo naturale più meridionale di Abete rosso, relitto glaciale di grande interesse genetico e naturalistico.
A quanto sopra si aggiungono le infestazioni di Bostrico e altri Scolitidi rilevate di recente in formazioni particelle sperimentali realizzate nel secolo scorso, come ad esempio riscontrato nella Riserva naturale Orientata di Montedimezzo” in Molise, dove i disseccamenti che hanno causato la quasi totale distruzione degli impianti.
Le indagini avviate nell’Appennino dal CREA-DC, Istituto Nazionale di Riferimento per la Protezione delle Piante, hanno evidenziato per la prima volta la diffusa presenza e il ruolo importante nel disseccamento delle piante colpite di un altro Scolitide, Polygraphus polygraphus (L.), in associazione con vari funghi e batteri fornendo informazioni per una maggiore comprensione dei complessi fenomeni di deperimento della Conifera non solo con riferimento agli ambienti di studio.

Sotto: Corteccia di Abete rosso adulto completamente colonizzata da gallerie di Bostrico