La Fondazione Edmund Mach (Fem) di san Michele all’Adige (Trento) promuove l’iniziativa “Adotta un’Inula viscosa” rivolta a chi possiede un orto o un giardino, ma soprattutto agli olivicoltori e alle amministrazioni pubbliche delle valli del Sarca e della valle dei Laghi, dove si concentra la coltivazione dell'olivo in Trentino. Questa pianta erbacea perenne dai fiori gialli, infatti, si rivela utile a favorire la biodiversità e contrastare la mosca delle olive, un insetto parassita che danneggia le olive.
L'iniziativa, realizzata in collaborazione con il Museo Civico di Rovereto che ha rinvenuto per la prima volta in Trentino questa pianta, si inserisce in una serie di azioni sostenibili promosse per contrastare la mosca delle olive, prima fra tutte la cattura massale tramite il posizionamento di specifiche trappole.
Proprio nei giorni scorsi si è svolto un incontro in videoconferenza dove i tecnici della Fem e gli assessori all'agricoltura dei Comuni locali interessati hanno discusso sulle azioni per contrastare la diffusione della mosca delle olive in ambiente urbano, come l'utilizzo di dispositivi autorizzati per la cattura massale di questo dittero e la diffusione della pianta Inula viscosa nelle aiuole dei centri urbani.
Le trappole per la cattura della mosca costituiscono un sistema di difesa che da 20 anni porta buoni risultati. L'azione della cattura di massa degli adulti di mosca consiste in una continua attività di attrazione e devitalizzazione delle mosche sia nei periodi di bassa fertilità sia in quelli di alta fertilità.
Questa esperienza è iniziata nel 2001 sull’intera area olivicola dell'Alto Garda Trentino e coinvolge annualmente molti olivicoltori. Da allora questa tecnica viene riproposta annualmente in quanto è una pratica efficace e con minore impatto ambientale rispetto all’utilizzo di insetticidi.
La particolare situazione creatasi nel 2020, con un picco di popolazione di Bactrocera oleae tra marzo e aprile, ha portato a consigliare una esposizione primaverile di apposite trappole, prima esperienza realizzata a livello nazionale, che ha portato risultati molto interessanti in quanto ogni esemplare catturato in primavera limiterà in modo significativo la popolazione estiva.
La cattura di massa rappresenta una alternativa sostenibile ai prodotti fitosanitari, autorizzati in misura sempre minore a livello europeo, ma per essere pienamente efficace questo metodo richiede la partecipazione di tutti gli olivicoltori nell’esposizione delle trappole.
L’Inula viscosa è una robusta pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteracee, che costituisce un habitat naturale per molti insetti ausiliari che contrastano la mosca delle olive. È diffusa in ambiente mediterraneo, soprattutto lungo i litorali. Negli ultimi anni si sta diffondendo verso nord, favorita da trasporti involontari e dal riscaldamento climatico. In Trentino è stata rinvenuta per la prima volta nel 1999 a Trento. Un insediamento consistente è conosciuto nel comune di Arco dal 2012, dove fiorisce verso ottobre.
La presenza di questa specie è importante perché costituisce un habitat naturale per molti insetti ausiliari che possono contrastare la diffusione della mosca delle olive, insetto parassita che danneggia le olive. Questa iniziativa ho lo scopo di contrastare naturalmente la mosca delle olive e quindi di limitare l'utilizzo di insetticidi. La pianta può essere acquistata presso alcuni vivaisti della zona o nei negozi dove si comprano le piantine per l'orto; va piantata in un luogo soleggiato dell'oliveto, del giardino, in aiuole stradali o del centro urbano, o nell'orto, ecc., dove può crescere indisturbata, senza essere falciata.
da: Terra e Vita, 21/4/2021