Chi si occupa di agricoltura ha ben presente i danni economici che possono derivare da fitopatie che colpiscono, talvolta in forma epidemica e virulenta, le coltivazioni. Meno conosciuto è il fatto che alcune malattie delle piante hanno avuto, soprattutto in passato ma anche in epoche recenti, un notevole impatto sulle condizioni di vita di intere popolazioni in diverse aree del pianeta. Esse, infatti, sono state in grado di determinare drammatiche carestie, con conseguenti massicce migrazioni (vedi : ruggini del grano e peronospora della patata); oppure sono state all’origine di gravi disfunzioni e malattie umane, che hanno intristito la vita di molte comunità (vedi : segale cornuta); alcune di esse, poi, sono state sorgente e motivo di importanti scoperte scientifiche a vantaggio dell’intera umanità (vedi: mosaico del tabacco e peronospora della vite). Un quadro sintetico, in forma storico-divulgativa, di queste particolari e importanti fitopatie è rappresentato in un breve saggio (
“Malattie delle piante che segnarono la storia”, Edizioni Altravista, 131 pp, 13 euro) di
Giuseppe Belli, che ha insegnato Patologia Vegetale per circa quarant’anni all’Università degli Studi di Milano. Si tratta di un testo scritto con linguaggio semplice e scorrevole che può costituire oggetto di piacevole lettura anche per chi non ha alcuna competenza in materia. Le figure rappresentate al termine di ogni capitolo sono molto utili per completare l’informazione.