E’ stata pubblicata il 9 febbraio 2022, in Gazzetta Ufficiale, la Strategia Forestale Nazionale (SFN), promossa dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in concerto con i Ministeri della Transizione Ecologica, della Cultura, dello Sviluppo Economico e della Conferenza Stato-Regioni, in ottemperanza del Testo Unico in Materia di Foreste e Filiere Forestali (D.lgs 34/2018).
Si tratta di un documento strategico di validità ventennale, primo nel suo genere a livello italiano, e deve la sua realizzazione al percorso iniziato nel 2017 con la nascita della Direzione generale delle Foreste del Mipaaf e con l’emanazione nel 2018 del Testo unico delle foreste e filiere forestali ( D lgs 34 del 2018), cui sono seguiti otto decreti Ministeriali di cui la Strategia costituisce la cornice e l’asse portante. La Strategia si pone quale strumento essenziale per delineare le politiche forestali nazionali nel contesto di quelle europee e degli accordi internazionali ma anche come vertice della “piramide” della pianificazione forestale, recentemente innovata grazie al Decreto attuativo in materia, pubblicato nel dicembre 2021.
La Strategia dà inoltre attuazione a parte della Strategia europea per la biodiversità 2030 e alla Strategia forestale 2030, come previsto dal TUFF ed integra la Strategia nazionale per la bioeconomia per la parte fondamentale legata al sistema foresta-legno.
La SFN indica la via per il riconoscimento ed il rispetto della multifunzionalità delle foreste e per armonizzare a livello nazionale gli obiettivi e le azioni da intraprendere per la sostenibilità della gestione forestale e la tutela del capitale naturale e del paesaggio.
Il documento, molto corposo e suddiviso in tre parti, di cui una pubblicata in Gazzetta ufficiale e due allegati consultabili sul sito del Ministero, è il risultato di un processo, lungo ma importante, di condivisione, sia con un tavolo multidisciplinare per redigere le bozze sia di consultazione pubblica, cui è seguito un altrettanto importante lavoro di armonizzazione di temi e di linguaggio, in stretta e continua connessione con gli altri decreti attuativi del TUFF, che gradualmente venivano pubblicati e che iniziavano a dare attuazione al Testo unico.
In premessa al documento principale è dichiarata la missione della Strategia: "Portare il Paese ad avere foreste estese e resilienti, ricche di biodiversità, capaci di contribuire alle azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica, offrendo benefici ecologici, sociali ed economici per le comunità rurali e montane, per i cittadini di oggi e per le prossime generazioni. La Strategia Forestale Nazionale incentiverà la tutela e l’uso consapevole e responsabile delle risorse naturali, con il coinvolgimento di tutti, in azioni orientate dai criteri della sostenibilità, della collaborazione e dell’unità di azione”.
Il primo dei due allegati declina i principi espressi nel documento di riferimento in azioni e sottoazioni, per ciascuna delle quali è riportato un obiettivo quantitativo temporale da raggiungere ed i criteri per il suo monitoraggio.
Sono obiettivi generali della Strategia: la gestione sostenibile ed il ruolo multifunzionale delle foreste; l’efficienza nell’impiego delle risorse forestali per uno sviluppo sostenibile delle economie nelle aree rurali, interne ed urbane del Paese; la responsabilità e la conoscenza globale delle foreste. Per il perseguimento delle azioni sono individuate azioni operative, declinate per competenza e responsabilità, illustrate nei rispettivi contenuti, risultati attesi, intervallo temporale di riferimento, indicatori impiegabili nel monitoraggio, gli attori, i riferimenti al quadro normativo e le fonti finanziarie. Tra queste non è evidenziato lo stanziamento previsto ad hoc dalla Legge di stabilità 2022, poiché il documento è stato chiuso prima del 31 dicembre 2021, anche se la sua pubblicazione è avvenuta successivamente, in attesa dei visti contabili e in ragione dei tempi di pubblicazione.
Oltre alle azioni operative, sono descritte 10 azioni specifiche, riguardanti particolari ambiti di carattere strategico per l’azione complessiva di governance del sistema: gestione degli eventi estremi, coordinamento lotta e prevenzione incendi boschivi, risorse genetiche e materiali di propagazione forestale, arboricoltura da legno e pioppicoltura, alberi monumentali e boschi vetusti, alberi e foreste urbane, boschi ripariali e planiziari, stato di conservazione e lista rossa degli ecosistemi forestali, agroselvicoltura , sistemi agroforestali e sughericoltura, gestione degli impatti tra foreste e fauna selvatica.
Il secondo allegato opera un rinvio ai numerosi documenti preparatori alla redazione, tutti pubblicati sul sito del Ministero e della Rete rurale nazionale.
Molti degli argomenti riportati nella Strategia hanno tenuto conto delle sollecitazioni che , negli ultimi anni, sono pervenute dai dibattiti ai massimi livelli sviluppatisi, e che han visto l’Accademia dei Georgofili protagonista, a partire dal deciso appoggio, anche in un momento di fortissime critiche, che sempre l’Accademia ha riservato al Testo unico delle foreste e delle filiere forestali, ed alla discussione franca e costruttiva con cui è stata accompagnata l’elaborazione dei suoi decreti attuativi, tra i quali certo la Strategia forestale offre la cornice più illuminante.