La famiglia Coccinellidae, include oltre 4.000 specie fitofaghe, micetofaghe e carnivore, la maggior parte delle quali sono entomofaghe. Si calcola che circa il 50% sono predatrici di afidi, il 20% di cocciniglie e il restante 30% vive a spese di psille, di aleirodi, delle uova di coleotteri, di acari e di funghi. In quest’ultimo gruppo rientrano anche le poche specie fitofaghe. La coccinella afidifaga più nota è Coccinella septempunctata Linnaeus che, allo stato adulto, similmente a molte altre specie, in assenza di afidi e di prede alternative, si nutre di polline e compie migrazioni. Le larve, in tali frangenti, praticano il cannibalismo che consente la sopravvivenza di alcuni individui.
Una coccinella sempre più frequente nelle aree urbane meridionali è Oenopia conglobata (Linneo) i cui adulti hanno il corpo di forma ovale lungo da 3,5 a 5 mm; il capo è bianco e nero con antenne gialle. Nel pronoto ialino sono presenti sette macchie nere disposte simmetricamente. Il nome comune di Coccinella rosa fa riferimento al colore delle elitre, che in alcuni individui assume tinte gialle, con otto macchie nere spesso confluenti. Le larve, attive predatrici, sono di tipo campodeiforme e a maturità hanno il corpo lungo circa 15 mm.
La specie è diffusa in Europa, escluse le zone più settentrionali, in Nord Africa e nelle regioni temperate dell’Asia. Frequenta sia zone di pianura che montane nelle quali è attiva da aprile a ottobre. Gli adulti svernano in piccoli gruppi sotto la corteccia di varie piante; nelle aree urbane sono attivi anche nelle belle giornate invernali e spesso si rifugiano negli edifici.
Gli adulti della Coccinella predano varie specie di afidi, di psille e di aleirodi. Nelle zone meridionali affiancano, e spesso precedono, l’arrivo del coccinellide aleirodifago Clithostethus arcuatus (Rossi). Negli anni ’80 O. conglobata era frequente negli agrumeti siciliani infestati dalla Mosca bianca fioccosa Aleurohtrixus floccosus (Masckell) e nel decennio successivo anche in quelli infestati da Parabemisia myricae (Kuwana).
Nel centro urbano di Catania sugli aranci amari ornamentali, la Coccinella rosa oltre a predare gli Afidi Aphis gossypii Glover, Aphis citricola van der Goot e Toxoptera auranti Boyer de Fonscolombe, è attiva nei confronti degli Aleirodi Dialeurodes citri (Ashm.), A. floccosus, Paraleyrodes minei Iaccarino, e Aleurocanthus spiniferus (Quaintance), fitomizi costantemente presenti sulle piante di arancio.
Sui Ficus ornamentali presenti in città preda l’Afide Greenidaea ficicola Takahashi, nonché l’Aleirode Singhiella simplex (Singh); recentemente gli adulti sono stati osservati predare gli stadi preimmaginali della Psilla di origine asiatica Macrohomotoma gladiata Kuwayama che, dopo la preoccupante presenza registrata nel 2014, era quasi scomparsa dalla zona etnea. L’efficacia del predatore è stata saggiata in Turchia dove la Coccinella rosa è stata allevata in insettario con diete artificiali a base di polline e di uova di Lepidotteri e Coleotteri delle derrate. In prove sperimentali è stato ottenuto un efficace controllo biologico rilasciando un centinaio di larve e adulti per pianta, in pistaccheti infestati dalla Psilla Agonoscena pistaceae Burckhardt & Lauterer, divenuta resistente agli insetticidi di sintesi.