Il 22 e 23 ottobre a Portici si è svolto una tornata dell’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio presso la Reggia borbonica, sede del Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II. L’iniziativa ha rappresentato un momento di aggregazione e di confronto tra i diversi attori della filiera olearia. Il Prof. Riccardo Gucci, Presidente dell’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio, ha aperto i lavori e moderato il convegno, sottolineando l’importanza di giornate di formazione e di informazione di questo tipo, che l’Accademia dell’Olivo e dell’Olio per la prima volta ha organizzato in Campania.
Il Prof. Fabio Terribile (UNINA) ha parlato di “Un sistema Geo-spaziale di Supporto alle Decisioni per l‘Olivicoltura (SOILCONSEB-LIFE)”, sottolineando l’importanza di un approccio integrato per la gestione del territorio.
Il secondo intervento è stato del Prof. Claudio Di Vaio (UNINA), che ha parlato de “L’Olivicoltura campana e il suo Patrimonio Genetico”, con un excursus sulle aree di produzione e le varietà presenti nella regione, mettendo in evidenza tutte le azioni che sono state realizzate negli ultimi 15 anni per individuare, caratterizzare e valorizzare il germoplasma olivicolo in Campania.
A seguire, il Prof. Tiziano Caruso (UNIPA) ha disquisito in merito alla ”Olivicoltura ad elevato grado di Meccanizzazione: limiti e prospettive degli Impianti in parete” confrontando sistemi di allevamento tradizionali ed intensivi.
Il Prof. Antonio Leone (CNR), con l’intervento dal titolo “Olivicoltura di Qualità e Territorio in provincia di Benevento: il contributo del progetto CISIA del CNR”, ha fatto una fotografia sull’olivicoltura beneventana e su come il tipo di suolo influenzi le caratteristiche degli oli.
Il Prof. Emilio Guerrieri (CNR), con l’intervento su “Il controllo della Mosca dell‘Olivo in un'epoca di Cambiamenti climatici”, ha sottolineato l’importanza del monitoraggio e di una lotta integrata (biologica e chimica) all’insetto chiave dell’olivo, ponendo particolare attenzione su fattori climatici/ambientali come temperatura e umidità che possono essere di limitazione per la mosca.
Ultimo oratore della giornata è stato il Prof. Raffaele Sacchi (UNINA) che ha parlato dell’ “Innovazione Eco-Sostenibile e Qualità nella Filiera Olivicolo-Olearia campana” e dell’olio come alimento funzionale illustrando i risultati del progetto PSR ITEO realizzato in Cilento e di nuove acquisizioni sulla qualità sensoriale degli extravergini ed i loro riflessi sul benessere e sulla sazietà.
Fra gli interventi non programmati c’è stato quello del Dott. Francesco Vinale (CNR), che ha presentato il progetto di ricerca Linfa “Laboratorio pubblico-privato per la ricerca e l’innovazione nella Filiera olivicola" e quello del Dott. Luciano Bosso su “La potenziale distribuzione di Xylella fastidiosa in Italia: un modello massimo di entropia”.
Ha concluso il convegno il Prof. Riccardo Gucci (UNIPI) che ha sottolineato l’importanza di un approccio multi-disciplinare nell’affrontare le problematiche della filiera olivicola moderna.
Da: Newsletter OlioOfficina, 4/11/2015