Il latte, anche se non è l'alimento perfetto come era ritenuto in passato, ha una composizione chimica calibrata in funzione della sua finalità principale, cioè quella di essere il nutrimento del lattante.
A questo proposito, basta solo ricordare la presenza in esso del lattosio e, fra gli acidi grassi, di quantità significative di acido palmitico.
Il lattosio è un disaccaride formato da glucosio e galattosio. Proprio in riferimento a quest'ultimo, bisogna ricordare che il bambino alla nascita non ha ancora completato la formazione della guaina mielinica che riveste il sistema nervoso centrale e periferico. Il galattosio partecipa alla formazione dei galattolipidi, che, a loro volta, sono componenti della mielina. In questo modo si spiega la presenza nel latte del lattosio e non del solo glucosio, di cui è nota la funzione energetica.
Analogamente, l'apporto di acido palmitico è fondamentale, perché le membrane cellulari del bambino hanno bisogno di disporre di un acido grasso saturo (come il palmitico) per dare consistenza alla membrane stesse nelle fasi delicate della prima infanzia.
Queste sono due piccole sottolineature che, al di là delle polemiche sugli alimenti di origine animale, provano l'importanza che ha il latte materno, o un suo sostituto (latte vaccino), nella nutrizione del bambino.