Nell’ambito delle cocciniglie, gli pseudococcidi, noti come cocciniglie farinose, si distinguono macroscopicamente dalle altre specie, per il corpo ovale, ricoperto di cera bianca e per la presenza, lungo il margine, di raggi cerosi più o meno lunghi, che si formano in corrispondenza delle setole dei cerari. Una della specie più comuni nei nostri ambienti è lo Pseudococco longiraggiato Pseudococus longispinus, la cui femmina, lunga circa 3,5 mm, presenta 34 processi cerosi lungo i margini del corpo, dei quali, gli ultimi due, sono più lunghi di tutto il corpo (Fig. 1). Sul dorso sono, inoltre, presenti alcuni lunghi e sottili filamenti cerosi. Il maschio, munito di 2 ali, ha il corpo di colore testaceo con 2 lunghi filamenti cerosi posteriori digitiformi, prodotti da gruppi di pori ciripari dell’ottavo urite. Ritenuto originario delle regioni tropicali del Vecchio Mondo, il polifago P. longispinus è ormai cosmopolita, poiché, nelle regioni a clima rigido vive anche nelle serre e in ambienti protetti. Particolarmente nocive sono le sue infestazioni su cycas, palme, felci, ficus, oleandro e dracena; ma anche gli agrumi e l’olivo possono essere attaccati. In Israele è dannoso all’Avogado Nel corso dell’anno può svolgere da 2 a 4 generazioni in relazione all’andamento termoigrometrico. La specie è ovovivipara-vivipara e le femmine, che producono 200 uova a pronta schiusa, o partoriscono neanidi, a differenza di quelle del più comune Cotonello degli agrumi Planococcus citri, non producono ovisacchi compatti ma solo un soffice feltro ceroso aderente al substrato. Esse similmente a quelle di altri Pseudococcidi, tendono ad aggregarsi nella pagina inferiore delle foglie; tale comportamento risulta utile anche ai fini della riproduzione poiché più femmine, che emettono contemporaneamente il feromone sessuale, vengono più facilmente localizzate dai maschi i quali hanno una vita effimera. I danni che P. longispunus arreca alle piante ornamentali, oltre che estetici, causano gravi debilitazioni. (Fig. 2). L’abbondante melata, prodotta grazie alla presenza di camere filtranti nell’intestino, costituisce il substrato ottimale per lo sviluppo di fumaggini. Dei vari entomofagi, che vivono a spese dello pseudococcide, particolarmente attivo, in serra è il Coccinellide australiano Cryptolaemus montrouzieri, che preda soprattutto le uova e le neanidi. Fra i parassitoidi l’Encirtide Leptomastidea abnormis, parassitizza numerose neanidi di prima e seconda età; l’entomofago, originario dei nostri ambienti, per la notevole efficacia, è stato introdotto anche in America dove viene allevato e utilizzato per il controllo biologico dei Cotonelli degli agrumi. In Israele attivi sono gli Encirtidi Anagyrus fusciventris e Tetracnemoidea peregrina; quest’ultima specie, insieme allo Pteromalide Anarhopus sydneyensis, nel 1972-74, è stata allevata e rilasciata, senza apparente successo, in frutteti del sud dell’Australia. Nei casi di infestazioni su piante ornamentali, anche per evitare la formazione delle antiestetiche fumaggini, è opportuno effettuare degli interventi con oli minerali paraffinici, avendo cura di bagnare la pagina inferiore delle foglie dove, di preferenza, si localizza lo pseudococcide.
Foto: Femmina adulta di P. longispinus e neanide in fase di muta