L'Unione Europea ha da tempo messo all'ordine del giorno il preoccupante problema dell'erosione delle specie viventi e, in particolare, delle specie vegetali.
Si può cominciare con la citazione della Risoluzione del Parlamento europeo del 21 settembre 2010 sull'applicazione della normativa UE per la conservazione della biodiversità (2009/2108(INI), mediante la quale il Parlamento manifestava la propria profonda inquietudine per la mancata attribuzione del carattere di urgenza, nell'ambito dell'agenda politica internazionale, alle iniziative volte ad arrestare la perdita di biodiversità. Da questo momento in poi si assiste ad una accelerazione delle decisioni europee in merito alla biodiversità. Nell' ottobre del 2016, in vista della riunione delle parti della Convenzione sulla diversità biologica e relativi protocolli, che si terrà a Cancùn, Messico, nel dicembre successivo, i Ministri dell'Ambiente dell'Unione Europea sottolineano la necessità di agire a livello internazionale per fermare la perdita di biodiversità. Questo Consiglio dei Ministri europei dell'Ambiente sarà lo stesso organismo che nel dicembre 2019 invita la Commissione Europea a elaborare senza indugio una strategia dell'UE per la biodiversità per il 2030, ambiziosa, realistica e coerente quale elemento centrale del Green Deal europeo. L'8 giugno del 2020 i ministri UE dell'Agricoltura accolgono con favore la strategia della Commissione sulla biodiversità. Ciò autorizza la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen a condividere, nell'ambito del vertice delle Nazioni Unite sulla biodiversità, tenutosi nel settembre 2020 a New York, che la perdita di biodiversità e il degrado degli ecosistemi richiedono misure urgenti e immediate a livello mondiale.
Il riassunto sommario delineato sin qui vuole solo sottolineare le premesse di quel Patto verde europeo, che va sotto il nome di Green Deal, e che include una serie di proposte di modifica di varie attività produttive, tutte convergenti al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. Due strategie fondamentali del Green Deal sono rappresentate dal Farm to Fork, indirizzato sostanzialmente all'agricoltura, e alla Biodiversity, che mira, come detto, al blocco della perdita di diversità di forme di vita sul pianeta e al loro ripristino.
Sulla base di queste decisioni il Presidente dell'Accademia, prof. Massimo Vincenzini, indirizzò l'Accademia verso una riflessione generale sulla biodiversità delle piante, ricorrendo alla collaborazione con quelle strutture, gli Orti Botanici, universitari e non, che rappresentano il baluardo della difesa della biodiversità delle specie vegetali. Su questo aspetto fu riscontrata una totale accoglienza da parte della Società Botanica Italiana, a cominciare dal suo Presidente, prof. Alessandro Chiarucci, il quale delegò, sul piano operativo, il presidente del Gruppo di Lavoro "Orti Botanici e Giardini Storici" della SBI, prof. Gianni Bedini. Si è così iniziato un percorso comune che ha portato a organizzare Giornate di Studio con l'obiettivo di mettere a fuoco la realtà dei vari Orti Botanici e della complessità delle loro varie attività, anche con l'obiettivo di mettere a fuoco la indispensabilità del mantenimento della biodiversità delle specie di interesse agrario.
Abbiamo cominciato con una Giornata di studio organizzata, il giorno 8 ottobre 2022 presso l'Orto Botanico dell'Università di Pisa, dalla Sezione Centro-Ovest dell'Accademia dei Georgofili. Successivamente si sono tenuti gli altri incontri: il giorno 29 ottobre 2022 presso il maestoso Orto Botanico dell'Università di Palermo, si è tenuta la Giornata della Sezione Sud-Ovest, seguita dalla Giornata, organizzata dalla Sezione Nord-Est, a Padova, presso l'Orto Botanico universitario, nel giorno 29 novembre 2022, subito seguita, il giorno 1 dicembre 2022, da una analoga Giornata ad Ancona, presso il Dipartimento di Scienze Agrarie dell'Università Politecnica delle Marche, organizzata dalla sezione Centro-Est. La Sezione Nord-Ovest ha organizzato la Giornata, presso l'Orto Botanico dell'Università di Torino, in data 18 gennaio 2023 ed ha visto la partecipazione anche di più realtà appartenenti ai Parchi e ai Giardini Storici.
Successivamente c'è stata la Giornata della Sezione Sud-Est, tenutasi, presso la Villa storica La Rocca -sede della Accademia Pugliese delle Scienze- nel Campus universitario di Bari, il giorno 8 febbraio 2023.
Dopo tante relazioni e discussioni non si poteva rinunciare ad un incontro finale che è stato programmato nella sede dell'Accademia dei Georgofili in Firenze. In data 29 giugno u.s. si è tenuto questo importante incontro; molte problematiche affrontate in precedenza sono state riprese, approfondite e si è giunti alla conclusione che il lavoro comune fatto dalla Accademia insieme alla Società Botanica Italiana deve continuare con l'obiettivo della elaborazione di linee guida per il mantenimento e il ripristino della biodiversità delle specie vegetali con particolare attenzione alle specie coltivate.