Giornata di studio - ore 15.00 - Sede accademica
L’ennesimo riaccendersi del dibattito intorno all’impiego degli OGM nell’agricoltura italiana e nella produzione di alimenti – nei mesi estivi, intorno alla posizione assunta dalla senatrice Elena Cattaneo e alle risposte del ministro Martina – coincide sia con la preparazione dei temi da trattare nel corso dell’ormai imminente EXPO 2015 sia, e soprattutto, con la ripresa della discussione sulla riforma della dir. 2001/18/CE ( con il nuovo testo approvato dal Consiglio ambiente nello scorso giugno) nel senso della possibilità per gli Stati membri di limitare o impedire la coltivazione su parte o tutto il proprio territorio delle varietà GM autorizzate, con buona pace del principio e delle relative regole di coesistenza che hanno impegnato negli ultimi anni i governi nazionali e regionali nonché le istanze giurisdizionali, ad iniziare dalla Corte di Giustizia. Quali potrebbero essere gli esiti di questa riforma e l’impatto in termini di tutela degli interessi dei produttori agro-industriali è questione da valutare.
Sotto altro ma connesso profilo si riaffaccia, a seguito del movimento di opinione che da qualche anno conosce una progressiva diffusione negli USA, il tema dell’informazione – nello specifico dell’etichettatura obbligatoria - nell’ambito del commercio di alimenti e mangimi GM: eppure con sempre più evidenza l’identità degli OGM appare sfumata e incerta nella congerie delle tecniche di intervento sulle sequenze geniche, sicché ad esito di una battaglia che sembra non conoscere limiti di impegno, anche economico, da parte dei protagonisti, potrebbe risultare comunque non adeguatamente tutelato il diritto all’informazione del consumatore.
Relazioni:
Eleonora Sirsi - Novità in tema di etichettatura dei prodotti geneticamente modificati
Giulio Sgarbanti - Coesistenza fra colture geneticamente modificate, convenzionali e biologiche: profili giuridici
E' previsto un intervento di Andrea Baldanza