È stata recentemente siglata l'alleanza tra WWF Italia e INEA per definire una metodologia che consenta di valutare l'apporto fornito dall'agricoltura alla tutela della biodiversità, attraverso dei bioindicatori davvero speciali: le farfalle. Esse infatti, grazie al loro ciclo biologico caratterizzato dalla metamorfosi da bruco che trova ospitalità su specifiche piante ad esemplare adulto che svolge un ruolo essenziale nel processo dell'impollinazione, rappresentano, insieme agli uccelli, il gruppo di animali più adatti per monitorare la sostenibilità ambientale delle pratiche agricole e zootecniche.
Grazie all'analisi delle banche dati geografiche e tecniche disponibili saranno elaborate cartografie destinate a mappare la distribuzione dei Lepidotteri e delle tipologie di habitat in relazione con l'uso del suolo agricolo, con particolare riferimento alle aree agricole AVN (ad alto valore naturale). Il progetto fornirà anche indicazioni su alcune pratiche necessarie per la conservazione delle farfalle a livello europeo e di specie e comunità particolarmente rare o minacciate, e strettamente legate agli agro-ecosistemi. I risultati dello studio saranno messi a disposizione delle Regioni, a supporto del processo di monitoraggio e valutazione della Politica di Sviluppo Rurale.
da Freshplaza.it, 03/05/2011